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Giovedì 17 Dicembre 2009 - Libertà

La psicologa Leonardi su maternità e nuovi modelli di identità femminile

Interessante incontro sul libro in Fondazione

piacenza - Si può essere semplicemente madri simboliche anziché biologiche? «L'idea di fondo è che, consapevoli o meno, sono sempre più numerose le donne senza figli che non solo non si sentono "mancanti" - e anzi vivono la loro completezza come donne - ma ancor più rappresentano un nuovo modello di identità femminile, ponendosi con la loro vita e le loro scelte, come possibili esempi di femminilità "altra", per altre donne»: Paola Leonardi ha l'inconfondibile piglio da sociologa e psicoterapeuta quando si racconta. Anche lei, fondatrice della Scuola di formazione in socio-psicologia delle donne, è una di quelle "donne speciali" che prendono forma nel suo ultimo libro, scritto con Ferdinanda Vigliani, Perché non abbiamo avuto figli, edito da Franco Angeli (Le comete) e presentato l'altra sera nell'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Forse, il termine "speciali" riportato nel sottotitolo del testo evidenzia in qualche modo una separazione tra le donne che non hanno avuto - e non hanno voluto - figli e quelle che invece hanno fatto della maternità in senso tradizionale uno stile di vita e una scelta più convenzionale. In realtà, teoricamente, nessuna delle due sfere di femminilità dovrebbe apparire "mutilata" o differente dall'altra se entrambe sono accomunate dalla volontà, dal voler essere protagoniste, in un senso o nell'altro, della propria vita. Il testo sradica le sclerotizzazioni mettendosi in gioco a viso aperto, evidenzia «l'intelligenza del corpo» e tende ad attribuire un «valore a ciò che per altri può essere disvalore» come si legge nell'introduzione. Condivisibile o meno la scelta, l'Italia ha la media statistica di figli per donna più bassa del mondo (l'1,35 ciascuna) secondo gli indici Istat 2008, quindi uno strumento di indagine per testimonianze come questo può contribuire a comprendere perché la realizzazione femminile possa non identificarsi e sovrapporsi con la scelta della maternità. Nell'incontro, è subentrata anche una profonda analisi del percorso di emancipazione femminile degli anni '60 e '70 e del neofemminismo, analizzato soprattutto dalla saggista Lea Melandri, protagonista dell'incontro. Le interviste si fondano su situazioni esistenziali più che su percorsi convenzionali, partendo dal dialogo schietto e diretto: Natalia Aspesi, Letizia Bianchi, Piera Degli Esposti, Ida Dominijanni, Elisabetta Donini, Margherita Giacobino, Laura Grasso, Leslie Leonelli, Lea Melandri, Luisa Passerini, Rossana Rossanda, Rosalba Terranova, Chiara Zamboni, Adriana Zarri hanno quindi raccontato la loro esperienza "materna" fuori dalle righe, scindendo liberamente il concetto di figli per scelta da quello di figli per destino.

Elisa Malacalza

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