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Giovedì 24 Dicembre 2009 - Libertà

«Lascio il Comune, non Piacenza»

In procinto di dimettersi da assessore, l'onorevole del Pd traccia il bilancio dell'attività parlamentare
De Micheli: mi batterò per aree militari, caserma pompieri, Nicolini

«Non avrò più una responsabilità diretta, ma resterà un rapporto quotidiano con la giunta». Nella sua conferenza stampa per un riepilogo dell'attività del 2009 come parlamentare, Paola De Micheli (Pd) non ha potuto dimenticare i panni di assessore comunale al bilancio e personale dai quali è in predicato di uscire non potendo più garantire, come ha spiegato il sindaco Reggi, una adeguata disponibilità di tempo a Palazzo Mercanti.
teoria e pratica politica Prima delle sue (concordate) dimissioni passerà ancora un mese perlomeno, quanto serve per condurre in porto il bilancio 2010. E tuttavia l'appuntamento di ieri con la stampa ha avuto un po' il sapore di un anticipato commiato dal Comune, da un'esperienza da cui assicura di avere acquisito un grande bagaglio di pratica politico. «Il principale beneficio che ho potuto ricavare dal doppio incarico di assessore e deputata è stato quello di tenere insieme i discorsi della teoria politica e la loro applicazione concreta, dovendo spesso fare i conti con i limiti dei primi».
il rapporto con gli assessori Ha fatto un esempio, De Micheli, lo stato sociale: «Sia nel centrodestra che nel centrosinistra si predicano modelli teorici che all'atto pratico si rivelano non efficaci, non raggiungono il bisogno». L'impegno è, dunque, di «cercare di non perdere questa ricchezza mantenendo un rapporto stretto con i miei colleghi assessori, anche della Provincia, e continuando nella battaglia federalista per gli enti locali».
federalismo a parole o fatti E dal ragionamento sul federalismo è partita, nella conferenza stampa di ieri, per tracciare il bilancio della sua attività parlamentare: «Un federalismo solo sbandierato dal governo, occorre lavorare per un autonomismo vero che ponga al centro i municipi». Ci sono state, in questi mesi alla Camera, battaglie vinte e altre perse insieme al Pd: «Tra le vinte annovero quella sullo sblocco dei residui passivi a favore dei Comuni, quella sul rimborso sempre per i Comuni dell'Ici ottenuto quasi interamente in Finanziaria», mentre «battaglie perse sono quelle sulla cedolare secca per gli affitti, e sulla Carta delle autonomie (le norme che tagliano il numero di consiglieri comunali e assessori, ndr), inopinatamente inserita» sempre nella manovra economica 2010.
Tra le iniziative di suo conio o a cui ha contribuito l'onorevole ha parlato di una proposta di legge sul sussidio unico di disoccupazione e contro il precariato, della «battaglia per aumentare i finanziamenti a beneficio delle imprese legati a Cofidi e Consorzio fidi», di una proposta di legge per la parità di accesso nelle aziende pubbliche per le donne.
i beni confiscati ai mafiosi Tornando alla Finanziaria in discussione in parlamento, c'è un suo emendamento sul controverso tema della vendita dei beni confiscati ai mafiosi: attribuisce ai Comuni il diritto di prelazione all'acquisto, cosa che è stata recepita dalla maggioranza, senza però la condizione aggiuntiva che si poneva e cioè che l'acquisto sia a prezzi catastali e non commerciali così da rendere l'opzione effettivamente esercitabile da enti locali con le casse sempre sguarnite. Un altro emendamento è volto a trovare finanziamenti ai danni causati dalle frane nel Piacentino.
il pio ritiro santa chiara E restando sulle vicende di casa nostra, De Micheli ha ricordato la querelle sul nuovo ponte sul Po a Castelvetro («Purtroppo il ministero dell'Ambiente non ha aspettato 10 giorni per conoscere il parere della Regione che invece da parte sua ha voluto attendere il parere del Comune, e sulle grandi opere va tenuto conto di che cosa ne pensa il territorio»), il concorso di assunzione all'Agenzia delle entrate a cui molti piacentini hanno partecipato, il nodo del vincolo che grava sul Pio ritiro Santa Chiara di stradone Farnese che impedisce alla proprietà (la Fondazione di Piacenza e Vigevano) di disporre del bene («Con l'onorevole Foti ci siamo attivati per sbloccarlo»).
vertice riservato con gelmini Anche la riforma della scuola tra i temi che si è presa a cuore in chiave piacentina: «Ho avuto un incontro riservato col ministro Gelmini e sono fiduciosa che arrivino risposte, la questione dei maestri di sostegno per alunni disabili è decisiva per un Paese civile, nella nostra provincia l'organico è insufficiente, non esiste che ci siano discriminazioni in materia di diritto allo studio». Ma anche l'organico del personale in servizio al carcere va potenziato: il pressing dell'onorevole sul ministro della Giustizia Angelino Alfano è per avere 10-12 agenti di polizia penitenziaria in più».
le sfide del 2010 Le sfide del 2010 nell'agenda di De Micheli: un federalismo effettivo per gli enti locali, una politica fiscale a beneficio della famiglia, la cedolare secca sugli affitti. E per Piacenza la nuova caserma dei vigili del fuoco, l'impegno nella partita della dismissione delle aree militari, la richiesta allo Stato di fondi per la ristrutturazione del Conservatorio Nicolini che è ancora di proprietà demaniale.
la risposta ai sindacati Infine un passaggio sulla vertenza sindacale che sta conducendo in Comune. Il tavolo si è rotto, ma De Micheli fa sapere che certi contrasti sono condivisi da altre realtà dal momento che il divieto di ripartire sui dipendenti il fondo dirigenti è un vincolo reale. Per questo si sta cercando di convincere a una correzione di rotta il ministro per la funzione pubblica Renato Brunetta. E ai sindacati che ora si rivolgono a Reggi perché prenda direttamente in mano la trattativa, l'onorevole risponde riferendo che il sindaco ha fermamente declinato facendo osservare che «sono ancora pienamente nei miei poteri di assessore al personale, piaccia o non piaccia sono sempre io che devo firmare gli accordi contrattuali, ma sono convinta che nelle prossime settimane avremo delle sorprese positive».

Gustavo Roccella gustavo. roccella@liberta. it

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