Venerdì 18 Dicembre 2009 - Libertà
«Cellule staminali, investire sulla ricerca è una risorsa per la medicina e per la città»
Domani il convegno per il decennale dal primo trapianto. I progetti di Cavanna
I trapianti di cellule staminali a Piacenza compiono dieci anni, fra ricerca innovativa e pratica clinica. Domani, nella sala delle colonne del nucleo antico dell'ospedale Guglielmo da Saliceto, il dottor Luigi Cavanna - padre della ricerca piacentina in questo settore - farà il punto sui risultati e sui progetti futuri. Lo farà assieme a medici e primari dell'ospedale - quello di Piacenza appunto - dove ormai la ricerca sulle staminali e la sua applicazione ha trovato un habitat ideale destinato, si spera, a portare nel mondo scientifico il proprio copyright. «Dal primo trapianto nel novembre del ‘99 si è arrivati, dopo una serie di passaggi, agli oltre duecento realizzati nel 2009» ricorda Cavanna con soddisfazione. Passando attraverso diverse vittorie di tappa come l'applicazione nell'infarto, i cui risultati sono in corso di pubblicazione su un'importante rivista europea di settore.
«Partendo dall'oncoematologia - fa un rapido exursus - il trapianto si è allargato alla cardiologia, alla chirurgia vascolare, all'ortopedia per la rigenerazione del tessuto osseo, alla sclerosi multipla». Insomma, le cellule staminali sono una strada aperta e la speranza è che a Piacenza possa nascere un laboratorio specializzato. Molto dipenderà dalle risorse. «I risultati ottenuti ci hanno accreditato come potenziali destinatari dei fondi regionali per la ricerca» incrocia le dita Cavanna, sperando in nuovi fondi. Ma è innegabile il ruolo fondamentale dei privati. Oltre al prezioso contributo del volontariato che ha permesso, ad esempio, l'acquisto della camera sterile per il primo trapianto, necessari sono gli investimenti degli enti privati. Fa scuola quello della Fondazione di Piacenza e Vigevano che con il presidente Giancarlo Mazzocchi prima, con il presidente Giacomo Marazzi poi, ha investito nella ricerca sulle staminali rispettivamente 700mila e 300mila euro.
«E' una ricerca che può aprire ricadute importanti anche per Piacenza - osserva il primario Cavanna -, a livello regionale facciamo cose che altri non fanno, il nostro ospedale ha tutte le caratteristiche favorevoli per ospitare un centro dedicato».
Il convegno si tiene omani mattina nella sala colonne del nucleo antico dell'ospedale civile di Piacenza dalle 8 e 30 alle 14 e 30. Dopo l'introduzione e il saluto delle autorità seguiranno gli interventi sulle staminali in onco-ematologia (Luigi Cavanna e Daniele Vallisa), in cardiologia
(Massimo Piepoli e Giovanni Quinto Villani), la manipolazione delle staminali (Maria Cristina Arbasi e Agostino Rossi), le staminali nella patologia vascolare (Maurizio Zaghis e Patrizio Capelli), in ortopedia (Roberto Alessandrini e Carlo Fioruzzi), nelle patologie maxillo-facciali (Aldo Oppici e Luigi Cella), in gastro-enterologia (Giuseppe Comparato e Fabio Fornari), in neurologia (Paola Demitri e Donata Guidetti), in nefrologia (Laura Pavone e Luciano Cristinelli).
Federico Frighi