Domenica 20 Dicembre 2009 - Libertà
La Repubblica sociale italiana - Rsi e laTurkistan Division: presentato il libro con le foto di Croce, Manzotti e Chiolini
piacenza - Rarissime fotografie d'epoca sono emerse dopo oltre 60 anni dagli archivi di Gianni Croce, dei fratelli Manzotti (di Piacenza e Correggio) e di Guglielmo Chiolini (nel fondo presso l'Isrec di Pavia), per offrire un nuovo contributo alla conoscenza del tragico periodo della seconda guerra mondiale nel Piacentino, grazie al volume La Repubblica sociale italiana - Rsi e la Turkistan Division 1943-45, il secondo della collana Deutsche Truppen in Italien, pubblicato dal museo per la fotografia e la comunicazione visiva fondato da Maurizio Cavalloni, titolare dello studio Croce sul corso Vittorio Emanuele. Il libro, di grande formato e con oltre 200 riproduzioni fotografiche di elevata qualità, è stato presentato all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano dai curatori: Cavalloni, Alessandro Centenari, Gian Maurizio (Nanni) Conti e Carlo Gustavo di Groppello, dal giornalista Vito Neri, che ne ha firmato l'introduzione, e da Roberto Biondi, dell'associazione storico culturale "Normandie 1944" che si è occupato dell'accuratezza della traduzione in inglese e tedesco dei termini di uniformologia.
I primi destinatari dell'impegnativo progetto editoriale sono infatti gli appassionati di uniformi di tutto il mondo (il primo volume sull'esercito del Terzo Reich ha raggiunto la Germania gli Usa, il Brasile e il Giappone). L'idea iniziale di Conti era proprio quella di offrire, attraverso fotografie originali, una bussola attendibile a coloro che si avventurano nel collezionismo di oggetti e divise militari, dove non è facile orientarsi e si può incappare in falsi. Del resto, come ha mostrato Centenari, le "regole", specie in questo ultimo periodo di guerra, dopo l'8 settembre 1943, venivano sul campo disattese. Sfogliando il volume, si incontra per esempio un militare italiano con una divisa tedesca, «riconoscibile dalle tasche e dai pantaloni», e i gradi della Rsi sul colletto. Vito Neri, che come Nanni Conti era bambino al tempo del conflitto, ha condiviso con il pubblico le emozioni che queste fotografie, quasi tutte inedite, trasmettono a chi ha vissuto quei momenti. Carlo Gustavo di Groppello ha rievocato esempi di piacentini fedeli fino all'estremo sacrificio ai loro ideali, veri eroi come il colonnello Luigi Lusignani, comandante del presidio di Corfù che rifiutò di cedere le armi ai tedeschi dopo l'armistizio, e il generale Adolfo Cigala Fulgosi. Il libro che - come chiarisce Neri nell'introduzione - non ha intenti politici, né di ricostruzione storiografica, è completato da testi didascalici sulle formazioni militari coinvolte e da un saggio sulla Turkistan ("i mongoli" che terrorizzarono le nostre campagne nel Grande rastrellamento del 1944-45) di Cosimo Vuerich, tra i massimi esperti in materia.
an. ans.