Domenica 3 Ottobre 2004 - Libertà
"Studierò papiri egizi ad Oxford"
Cerimonia di consegna con una conferenza su Alcide de Gasperi del professor Pietro Scoppola. L'archeologo Lucio del Corso, vincitore del premio Vaciago
Il premio Vaciago è stato consegnato ieri pomeriggio al professor Lucio Del Corso, docente di papirologia presso l'università degli studi di Roma II "Tor Vergata". Il riconoscimento, istituito nel 1996 dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e dall'Accademia dei Lincei, viene assegnato ogni anno alternativamente a laureati in materie umanistiche e scientifiche, per rendere pienamente omaggio ad Alessandro Vaciago, al quale è intitolato il riconoscimento, scienziato (docente di strutturistica e chimica all'Università di Roma) profondamente innamorato della cultura umanistica (fu direttore dell'istituto italiano di cultura a Londra e a Washington, consigliere del presidente della Repubblica per gli affari culturali e scientifici), scomparso prematuramente nel 1993. "Devo porgere un ringraziamento vero e sentito: sono poche le possibilità di fare ricerca in Italia" ha detto il giovanissimo professor Del Corso (classe '76) durante la cerimonia di consegna del premio tenutasi ieri pomeriggio, presso l'auditorium della Fondazione di via Sant'Eufemia. Il vincitore del bando 2003 ha brevemente illustrato alla platea presente in sala (in prima fila i familiari del professor Vaciago) e al consigliere della Fondazione Umberto Chiappini (nella veste di padrone di casa, vista l'assenza giustificata del presidente Gian Carlo Mazzocchi), i propri progetti futuri che verranno sostenuti dal premio di studio Vaciago (7750 euro). Nelle prossime settimane Lucio del Corso volerà ad Oxford per approfondire i propri studi relativamente ad antichi papiri egizi, risalenti al periodo della dominazione greca, compreso tra la fine del quarto e il primo secolo avanti Cristo (tra gli eventi più significativi del periodo vi è la nascita della biblioteca di Alessandria). I progetti del neo vincitore sono stati preceduti, come è consuetudine, dalla relazione del vincitore dell'anno precedente: lo scorso anno il premio è stato assegnato a Rosanna Rizzi, laureata in fisica ed esperta in cristallografia, la stessa disciplina in cui era specializzato Alessandro Vaciago, e che la giovane studiosa ha approfondito ad Oxford. "Questa varietà di temi mi ha fatto spontaneamente tornare alla mente Sandro Vaciago, e la sua inesauribile curiosità culturale". La conferenza del professor Pietro Scoppola, docente di Storia Contemporanea presso l'università "La Sapienza" di Roma, si è aperta con un ricordo del professor Vaciago, per poi passare subito al tema centrale, ovvero "De Gasperi tra passato e futuro". Il fondatore della Dc, a cinquant'anni dalla morte, condivide "il destino dei grandi che hanno lasciato un segno: continuano paradossalmente a fare politica dopo la loro morte". De Gasperi come Cavour e come Giolitti, per Scoppola, che lo definisce "un grande, per le opere fatte e per le sofferenze patite, e - sottolinea - adesso appare ancora più grande a confronto con questo presente, che lo fa figurare come un gigante".
Paola Pinotti