Giovedì 3 Dicembre 2009 - Libertà
Cerignale, parte il taxi-sociale
Domenica il taglio del nastro durante la festa degli auguri per gli anziani
il sindaco Castelli: un servizio che assicura una migliore qualità della vita
cerignale - Il taxi sociale di Cerignale è pronto a partire. Domenica il taglio del nastro e, dalla prossima settimana, gli anziani - la quasi totalità dei 160 abitanti del paese - potrà disporre di un mezzo messo a disposizione dal Comune che, per questa iniziativa, ha visto il sostegno economico della Fondazione di Piacenza e Vigevano, di Cerignale 2000 e dell'Azienda faunistico-venatoria. La gestione sarà affidata alla disponibilità di volontari e a dipendenti comunali. «Ci ha già dato la sua disponibilità - dice il sindaco Massimo Castelli - Franco Pantrani che di professione, prima della pensione, svolgeva l'attività di autonoleggio».
«Questa, come già la consegna del quotidiano Libertà agli anziani che risiedono nelle zone più lontane, si inserisce in un pacchetto d'iniziative - spiega Castelli - che si propongono un obiettivo primario: contribuire a rendere migliore la qualità della vita dei nostri residenti in maggioranza anziani. Il taxi sociale, la Fiat 16 4x4 che ci consegneranno domani, potrà svolgere molteplici funzioni dall'accompagnamento di chi ha necessità di fare esami clinici, ma anche per chi, ad esempio, ha bisogno della parrucchiera e non sa come raggiungere Ottone». Per anziani soprattutto, ma non sono esclusi i servizi per i bambini. «Potrebbe fungere anche da scuolabus - rimarca il sindaco - per i due bambini residenti qualora i genitori siano impossibilitati ad accompagnarli a scuola». Parla di progetto per recuperare qualità della vita in montagna nel quale il taxi-sociale si inserisce a pieno titolo. «Noi, con questa iniziativa - segnala - vogliamo integrare i servizi che egregiamente fornisce il distretto di Ponente e che sono diretti però alle persone in situazione di disagio, quello che vogliamo ottenere noi, invece è dare un contributo perché i residenti di questo comune di montagna non si sentano abbandonati e abbiamo pensato che intervenire sul diritto alla mobilità potesse essere una risposta appropriata. Un'azione rivolta a garantire benessere sociale».
Castelli parla anche di altre iniziative in cantiere, tra cui l'impegno per mantenere a Cerignale un emporio «Il negozio che è ora aperta sta svolgendo un servizio egregio e non deve venire meno».
Un modello che potrebbe essere esportato in altre realtà della montagna? L'idea nel cassetto c'è e vede la collaborazione tra diversi comuni della Valtrebbia e il distretto sanitario di Ponente. «Ne abbiamo già parlato con il presidente Carlo Capelli e anche il sindaco di Ottone è d'accordo su un progetto che sarebbe molto importante per queste zone. In pratica si tratta di trasformare un'ala delle Medie di Ottone e farla diventare una casa della salute dove sia possibile effettuare visite mediche, prelievi. Un servizio rivolto a tutta l'untenza debole, anziani e bambini. Un'idea che stiamo valutando e che si dovrebbe basare sul creazione di una rete di collaborazione tra i medici di famiglia». Al fondo l'impegno per «garantire pari opportunità» dice il sindaco di Cerignale «tra chi vive in montagna e chi invece risiede in altre zone della provincia più ricchi e dove i servizi certo non mancano. Il concetto della solidarietà tra territori significa anche questo. Ed è un modello, a mio avviso, che dovrebbe essere adottato per impostare un nuovo sviluppo. Investire sulla montagna significa, a conti fatti, difendere un territorio che rappresenta il polmone verde della nostra provincia. E credo che questo sia un valore aggiunto che in futuro diventerà sempre più importante e strategico».
Antonella Lenti