Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Giovedì 3 Dicembre 2009 - Libertà

Donazione cordoni ombelicali, Piacenza ok

Enrichetta Sargiani, presidente di Nuova Vita Onlus, fa il bilancio di quasi 11 anni

Le cellule staminali sono cellule che presentano due caratteristiche fondamentali: la capacità di autorinnovarsi e di dare vita a cellule "figlie" o linee cellulari differenziate e specializzate con funzioni molto diverse. Le cellule staminali adulte e quelle embrionali sono i due tipi fondamentali: le prime sono presenti in diversi organi e tessuti del nostro organismo e nel cordone ombelicale.
A Piacenza, con un convegno alla Fondazione di Piacenza e Vigevano che ha ospitato alcuni tra i più illustri esperti nel campo, quest'anno è stato ricordato che l'attività clinica a Piacenza è iniziata più di 10 anni fa, con il primo trapianto di midollo-cellule staminali eseguito nel novembre del 1999. Molto complessa è la procedura che è stata introdotta nel 2002: il trapianto da donatore a ricevente, secondo per difficoltà solo al trapianto di fegato.
Ma un altro degli argomenti affrontati, attualissimo non solo in Italia ma in tutto il mondo, era quello delle cellule staminali del cordone ombelicale, che anche a Piacenza e nel Piacentino vengono prelevate e conservate.
Da segnalare l'impegno - preziosissmo - non solo di sensibilizzazione e informazione ma anche di formazione e quant'altro, di associazioni di volontariato. Tra queste, l'associazione Nuova Vita Onlus Piacenza (ex Adisco), presieduta da Enrichetta Sargiani, ha un ruolo di primaria importanza. La segreteria ha sede in via Giordani, 9 a Piacenza (tel. 348.8261620).
Proprio grazie all'associazione il nostro ospedale cittadino è stato fra i primi in Italia a dotarsi degli strumenti necessari alla donazione e le sacche raccolte a Piacenza sono state in questi anni utilizzate in tutto il mondo. La donazione è infatti un dono dal valore universale.
Di questo e di tanti altri traguardi raggiunti in quasi 11 anni di percorso, parliamo con la presidente di Nuovo Vita, Enrichetta Sargiani.
Quali sono stati per lei, e per voi come associazione, le tappe di maggior importanza in questi quasi 11 anni di attività, che vi hanno visti come un "fiore all'occhiello" di Piacenza in Italia e all'estero?
«Sono stati tanti. Per prima cosa, dopo essere partiti come associazione, è stato per noi un grandissimo risultato raggiunto quello di aver potuto fare una banca a Piacenza, raccogliendo le donazioni sia in città che a Fiorenzuola. Far partire un progetto domiciliare molto apprezzato, che poi l'azienda, con i suoi mezzi, ha fatto suo. Le soddisfazioni, negli anni, sono state tante così come, qualche volta, le delusioni, che sono da mettere in conto. Come nella vita».
Grazie alla raccolta piacentina, è stato possibile aiutare anche persone in altri Paesi del mondo.
«Sì, ricordo infatti che noi abbiamo 10 sacche trasportate nel mondo, dal Portogallo alla Francia e quant'altro. Quindi, il nostro si è rivelato un punto di riferimento importante anche al di fuori dei confini».
So che molto avete fatto anche nel campo della sensibilizzazione. Quanto conta l'informazione corretta?
«Conta moltissimo. Noi abbiamo fatto feste per le mamme, coinvolto i soci ma, prima di tutto, iniziato e fare informazione. Cosa che continuiamo a fare tuttora, essendo basilare. La facciamo nelle scuole e per gli studenti che frequentano l'ultimo anno delle Superiori. Proprio qualche giorno fa, c'è stato un incontro con una Quinta del "Colombini". E' stato molto utile perché, purtroppo, abbiamo riscontrato che i ragazzi e le ragazze ne sapevamo poco o nulla. Manca l'informazione, che rende tutto possibile. E' importante diffondere il messaggio che donando il cordone ombelicale si donano cellule che hanno un'applicazione immensa. Noi, tra l'altro, con i mediatori culturali abbiamo anche tradotto gli opuscoli in tantissime lingue poiché ormai i bambini figli di extracomunitari sono tantissimi».
E a proposito di disinformazione, invece?
«La cosa fondamentale è che ora va di moda - ed è una moda bruttissima - fare la donazione autologa, come dichiarano molte vip e personaggi dello spettacolo. La donazione autologa, ci tengo a dirlo, non serve a nulla. Si spendono molti soldi per la raccolta dei sacchi, che però deve essere fatta con criteri estremamente rigorosi, di sterilità e purezza assolute. Inoltre, se il congelamento non avviene entro 36 ore, quel che si è raccolto non è più idoneo».
Lanciamo un ultimo messaggio per invitare le mamme a donare?
«La grande dote delle cellule staminali è che hanno una possibilità di attecchimenti del 98% e di non rigetto. E' quasi impossibile che, sapendolo, una mamma si rifiuti di donare. Il limite è che non ce ne sono molte, dunque anche per i trapianti su persona adulte, che pesano più di 40-50 chili, serve più di una sacca. Ma grazie alla rete mondiale in cui le nostre sacche sono inserite, è possibile trovarne 2 o 3 compatibili».

Eleonora Bagarotti

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio