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Martedì 1 Dicembre 2009 - Libertà

In Fondazione i "tanti palpiti" della Valeri: oggi incontro con la grande attrice e regista

piacenza - Franca Valeri, testimone di più epoche, eclettico personaggio dello spettacolo italiano, tra cinema, tv, teatro, libri e musica, sarà ospite alla Fondazione di Piacenza e Vigevano oggi alle 18. L'attrice milanese che conosce molto bene questi luoghi, perché nebbie e pianura sono emanazione sanguigna della suggestione delle terre verdiane, all'Auditorium di via Sant'Eufemia, nell'ambito di un'iniziativa che vede protagoniste le dinamiche e passionali Verdissime. com, converserà con il pubblico sul suo libro Di tanti palpiti (Iperborea), volume che propone i testi dell'omonima e fortunata trasmissione radiofonica di Franca Valeri, dedicata alla musica lirica e a Giuseppe Verdi in particolare.
All'incontro parteciperanno Sabino Lenoci direttore del mensile "L'Opera", il soprano Monica delli Carri e il mezzosoprano Lucia Rizzi.
Chiacchiere e grande musica, ma anche tanto teatro, tanto cinema e altrettanta televisione dagli anni ‘50 al 2000. Come ha ricordato in più occasioni, le nostre terre emanano un fascino straordinario, che è poi il fascino del melodramma di Verdi, persona difficile nel temperamento e nel rapporto con gli altri, un uomo dotato di un talento straordinario e in grado di circondarsi di donne dalla grande personalità. Le celebrazioni del 2001 hanno riaperto una finestra importante su questo grande artista, le cui musiche vanno oltre il tempo. E Piacenza, di rimando riporta al grande Maestro, perché i legami tra la nostra città e Verdi erano e sono profondi.
Franca Valeri, il cui nome fu scelto negli anni ‘50, dopo aver letto un libro dello scrittore francese Paul Valery, è cresciuta nella trasmissione radiofonica Il rosso e il nero. Il suo esordio teatrale risale al 1951, quando il Teatro dei Gobbi (che fonda con Alberto Bonucci e Vittorio Caprioli, diventato poi suo marito), recita negli spettacoli che propongono senza ausilio di scene e costumi, una serie di sketch satirici sulla società contemporanea. Nello stesso anno recita nel suo primo film, Luci del varietà, di Alberto Lattuada e Federico Fellini (al suo esordio come regista). A questo ne seguono molti altri: Il segno di Venere (1955), Il bigamo (1955), Il vedovo (1959), Parigi o cara (1962) e Io, io, io.. e gli altri (1965). Sempre con il Teatro dei Gobbi, nel 1954 debutta in tv, dove si consacra il personaggio della Signorina Snob e più tardi quello della Signora Cecioni (nel programma La regina ed io, 1960), popolana romana perennemente al telefono con mammà e fasciata da bigodini giganti. Ha partecipato a numerose serate di Studio Uno (1966) e ai varietà Le divine (1959), Sabato sera (1967), Le donne balorde (1970), A modo mio (1976), Studio 80 (1980). Legata in modo viscerale alla Scala, si è anche cimentata come regista di melodrammi. Nel 1993, dopo una lunga assenza dai teleschermi, ha partecipato alla trasmissione Magazine 3 su Raitre. Nel 2000 è stata protagonista accanto a Nino Manfredi di Linda, il brigadiere e…, fiction in onda su Raiuno, e del film tv Come quando fuori piove, diretto da Mario Monicelli.

Mauro Molinaroli

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