Giovedì 26 Novembre 2009 - Libertà
La formula del co-finanziamento per progetti delle Comunità Montane
Siti archeologici, percorsi lungo il Trebbia: l'aiuto di Regione e Provincia
Progetti da 1milione e 600mila euro per la Comunità montana di Valnure e Valdarda; progetti, invece, da 1milione e 200mila euro per l'ente "collega" dell'Appennino. Ma alla fine dei conti chi li finanzia? Un confinanziamento vede schierato a questo proposito da un lato il programma operativo regionale che ha finanziato il 60% dell'importo dei progetti di ogni Comune. Il restante 40% sarebbe dovuto essere in carico ai Comuni: impensabile, in periodo di "vacche magre", per le casse ad esempio di Zerba, trovare i 24mila euro mancanti per raggiungere la quota totale (60mila euro). Per questo le due Comunità montane copriranno un altro 20% utilizzando il fondo per la montagna del 2010.
E il restante 20%? Proprio su questo si è discusso ieri mattina in Provincia durante un incontro tecnico operativo a porte chiuse tra l'assessore provinciale Patrizia Barbieri e i sindaci dei Comuni interessati dai progetti. «Speriamo che la Provincia possa contribuire con il 10% ma, nonostante si stia mettendo all'opera per poterci garantire un sostegno, prima del consiglio provinciale di lunedì non si potrà sapere con certezza il valore» ha commentato il sindaco di Zerba, Claudia Borrè. Sembra infine che la percentuale mancante (l'ipotetico 10% nel caso in cui la Provincia dovesse contribuire con la quota prevista) potrebbe essere coperta dalla Fondazione. Le linee che emergono dagli interventi riguardano, nel caso della Comunità di Armando Piazza, soprattutto il recupero e la tutela degli aspetti storici e archeologici delle valli, con alcuni centri di interesse prioritario come nel caso più eclatante di Velleia (studiata attentamente nelle università come Parma ma su una manualistica che tanto ne esalta l'importanza e tanto ne denuncia l'incuria), che da sola ha in "progress" un progetto da 900mila euro. Non solo Velleia: anche altri snodi come Morfasso o Groppallo sono al centro dell'interesse. Dall'altro lato, invece, progetti generalmente meno "onerosi" ma più numerosi, distribuiti tra Travo, Piozzano, Bobbio, Coli, Cortebrugnatella, Cerignale, Ottone e Zerba. Quelli del versante valtrebbiese, hanno essenzialmente individuato come tema trainante il fiume Trebbia, oltre a indicare, come nel caso di Zerba, percorsi escursionistici e piazzole di sosta attrezzate per intercettare e potenziare l'attrattività turistica.
La riunione tecnica di ieri ha segnato un primo passaggio per fare il punto del cofinanziamento dal momento che i progetti esecutivi dovranno essere pronti ad aprile e le Comunità montane non dovranno farsi cogliere impreparate alla scadenza.
Elisa Malacalza