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Mercoledì 18 Novembre 2009 - Libertà

Elisabetta Sgarbi, i libri di frontiera

Il direttore editoriale di Bompiani domani ospite della Fondazione di Piacenza e Vigevano
Testimoni del tempo: conversazione su arte e industria culturale

piacenza - "I libri, l'arte, l'industria culturale" è il tema dell'incontro promosso e organizzato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, che si terrà domani sera alle 21 all'auditorium di via S. Eufemia 12, nell'ambito dell'iniziativa Testimoni del tempo. Ospite Elisabetta Sgarbi, direttore editoriale della casa editrice Bompiani; coordinatore dell'incontro il critico d'arte Eugenio Gazzola.
Particolarmente attenta alla produzione letteraria più anticonvenzionale e di frontiera, Elisabetta Sgarbi ha dedicato ampio spazio alle letterature ritenute minori fino a pochi anni fa e agli scrittori emergenti. E proprio da una letteratura di nicchia, come quella brasiliana, proviene Paulo Coelho, proposto al pubblico italiano con L'alchimista nel 1995 e oggi fenomeno internazionale. Tra gli autori che Elisabetta ha scelto di pubblicare, anche il premio Nobel José Saramago e il vincitore del Premio Pulitzer nel 1999, Michael Cunningham.
Interessante è il lavoro svolto tra gli autori italiani, pubblicando Edoardo Nesi fin dal suo esordio, Enrico Ghezzi, Antonio Rezza e Carmelo Bene, e ancora, Andrea De Carlo, Pino Roveredo, Diego Marani, Flavio Soriga, Paola Capriolo, Alain Elkann, Chiara Gamberale, Sandro Veronesi, Camilla Baresani, Mario Fortunato e Paolo Nori. Un gruppo di autori intergenarazionale che ha assunto un ruolo di rilievo tra i lettori e alcuni, come Sandro Veronesi, rappresentano autentiche eccellenze nel panorama letterario italiano.
Un lavoro puntiglioso, ricco di intuizioni e di competenze, quello di Elisabetta Sgarbi. Un lavoro che viene da lontano, tant'è che nel 1990, insieme a Pier Vittorio Tondelli, Alain Elkann e Elisabetta Rasy, ha fondato "Panta", una rivista letteraria articolata in volumi quadrimestrali monografici, ricchi di interventi, racconti, testimonianze, frammenti, visioni di scrittori esordienti come di premi Nobel. Elisabetta Sgarbi ha curato personalmente, tra gli altri, i numeri Panta Sesso (con Alain Elkann, 1991), Panta Notte (con Vincenzo Pardini, 1993), Panta Conversazioni (con Alain Elkann, 1997), Panta Visioni (con Francesco Casetti, 2008).
Il fiuto di Elisabetta Sgarbi è notevole, e la conferma del suo talento sta proprio nell'individuare i talenti. Nel 2005 pubblica Il sopravvissuto di Antonio Scurati che si aggiudica il Premio Campiello (ex aequo con Pino Roveredo per i racconti di Mandami a dire, usciti sempre per i tipi Bompiani), iniziando una collaborazione con questi due autori che si è arricchita di vari titoli negli anni (gli ultimi volumi: Il bambino che sognava la fine del mondo di Antonio Scurati e Attenti alle rose di Pino Roveredo, entrambi del 2009).
Esordisce nella regia cinematografica nel 1999. Nel 2004 firma Notte senza fine, Amore, Tradimento, Incesto, il suo primo lungometraggio, con Galatea Ranzi, Toni Servillo, Laura Morante e Anna Bonaiuto. Da una decina di anni Elisabetta Sgarbi è anche direttrice artistica della Milanesiana, festival internazionale di letteratura, musica e cinema. Nel 2007 gira Le nozze nascoste (o la Primavera di Botticelli) e Il pianto della statua con le musiche di Franco Battiato. Collabora con il quotidiano Riformista.

Mauro Molinaroli

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