Mercoledì 14 Ottobre 2009 - Libertà
Piacenza, approfonditi capitoli del passato medioevale
Presentato il volume "Medioevo piacentino e altri studi"
piacenza - Il convegno in onore dello storico ed ex direttore dell'Archivio di Stato, Piero Castignoli, ospitato nel 2008 alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, aveva offerto la possibilità di approfondire capitoli del passato medievale di Piacenza, il periodo sul quale per decenni si è concentrata l'attenzione dello studioso. Quei contributi sono stati ora raccolti nel volume degli atti, Medioevo piacentino e altri studi, a cura di Anna Riva, pubblicato nella collana Biblioteca storica piacentina, del Bollettino storico piacentino (Tipleco), che è stato presentato a Palazzo Galli dal direttore dell'Archivio di Stato, Gian Paolo Bulla, dal direttore del Bollettino storico piacentino, Vittorio Anelli, e da Luca Ceriotti (Università Cattolica del Sacro Cuore), che ha passato in rassegna gli undici saggi scritti da amici e collaboratori di Castignoli, oppure da giovani che hanno proseguito sul solco delle sue ricerche.
In apertura, Bulla ha portato i saluti dell'istituzione che dirige, ma anche dello stesso Castignoli, impossibilitato a partecipare, e del Soprintendente ai beni archivistici dell'Emilia Romagna, Marzio Dall'Acqua, già direttore dell'Archivio di Stato di Parma, che ha fatto pervenire un messaggio particolarmente intenso all'ex collega piacentino. Tra i meriti di Castignoli, è emersa l'importanza di essere riuscito a trasformare l'Archivio di Stato da ufficio statale in centro di studi, rinnovando inoltre un ambito di ricerca, relativo a Piacenza nel Medioevo, che sta continuando a dare i suoi frutti, grazie all'apporto di studiosi locali e non.
Su questo aspetto, Anelli ha ricordato come Castignoli abbia aiutato la nostra città a tenere il passo, rispetto a quanto avveniva nella medievistica del resto d'Italia e d'Europa. Dello studioso e collaboratore per oltre cinquant'anni del Bollettino storico piacentino, Anelli ha quindi evidenziato le grandi doti di equilibrio e disponibilità nei confronti dei ricercatori alle prime armi.
Gli atti, accanto alla bibliografia di Castignoli compilata da Daniela Morsia e Anna Riva, comprendono testi di: Gigliola Soldi Rondinini; Pierre Racine; Ivo Musajo Somma; Ugo Bruschi; Emanuela Fugazza; Brian Møller Jensen; Marco Petoletti; Anna Riva; Andrea Scala; Eleonora Destefanis e Claudio Vela, che si discosta dagli altri testi come argomento, in quanto affronta presente e futuro degli archivi letterari, coniugando così l'esperienza maturata in passato come funzionario all'Archivio di Stato di Piacenza a quella attuale di docente universitario di filologia. «Altri saggi - ha precisato la curatrice Riva - partono invece da intuizioni o da studi di Castignoli, per esempio sul notariato e gli statuti comunali». C'è poi il caso di Marco Petoletti, che analizza l'importante manoscritto dell'Historia tripartita, commissionato da Cassiodoro, oggi alla Biblioteca Vaticana, ma proveniente dall'Archivio di Sant'Antonino, il cui riordinamento era stato promosso da Castignoli, con il relativo inventario redatto e pubblicato da Riva. «E' un'ulteriore dimostrazione che, se si sistemano gli archivi, ne viene valorizzato il patrimonio, inaugurando - ha osservato Riva - nuovi filoni d'indagine».
Anna Anselmi