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Domenica 18 Ottobre 2009 - Libertà

La "dote" di 50mila euro, balsamo per Lengesim e le emergenze sociali

La fame, l'educazione e la promozione dei giovani

Brescia - Il premio di 50mila euro ricevuto da Francesca Lipeti come verrà utilizzato? La robusta dote assegnata personalmente al medico piacentino, scelto fra tre candidati sottoposti dalla nostra diocesi, è stata girata con l'accordo della stessa Lipeti, come sottolinea Roberto Porcari, vicedirettore del Centro Missionario Diocesano, alla fondazione Fatima Onlus che regge le sorti di Ongata Rongai, grande missione vicino a Nairobi e di Lengesim, a cinque ore dalla capitale, dove opera Lipeti all'interno del presidio sanitario e con una forte azione umanitaria.
Auspicabilmente, le forze della missione divisa su due centri siederanno intorno ad un tavolo per decidere con misura, equità e ragionevolezza l'impiego di questo bene economico. Per la dottoressa Lipeti esistono esigenze a breve termine, la pressione della fame a Lengesim, le esigenze dell'ospedale, ma c'è anche l'impegno a portare avanti la scolarizzazione sia per combattere l'impressionante analfabetismo favorendo la consapevolezza dei diritti, sia per supportare i giovani negli studi e farne, ove possibile, degli specialisti, vere speranze per il futuro di questo popolo: «il mio pensiero è con loro, mi mancano», dice Francesca. Sono istanze primarie, ma anche socio-culturali di più lungo respiro, viste come investimento. Dall'altro esistono urgenze concentrate ad Ongata Rongai, la casa madre, guidata da Alma Bisagni. «Acquistemo farina, molti medicinali per l'ospedale e la comunità - ci spiega Maria Burgazzi che insieme al fratello è la decana della onlus piacentina - ma c'è da completare, in parte, l'orfanotrofio di Ongata Rongai (per cento ragazzi, ndr), arrivato al tetto, che ha avuto buona accoglienza, la gente ha pianto di gioia per questa struttura».

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