Martedì 20 Ottobre 2009 - Libertà
Via libera alla Fondazione Teatri, contrario il Pdl
consiglio comunale Approvato l'organismo che gestirà l'attività di Municipale, Filo, ex Teatini. Tra i soci manca la Provincia. Dosi: conto nell'adesione
Sì della maggioranza (ma senza Piazza e Prc) e di Piacenzacomune, astenuta Piacenza Libera
Il via libera alla Fondazione Teatri è arrivato ieri in consiglio comunale al termine di un partecipato dibattito che ha dato l'impressione di una voglia di voto bipartisan tenuta repressa al momento della conta che, da un lato, ha visto a favore Gianni D'Amo (Piacenzacomune) e la maggioranza dalla quale si sono distinti Carlo Pallavicini (Prc) e Edo Piazza (Per Piacenza con Reggi) astenutisi, e dall'altro lato la contrarietà del Pdl (Sandro Ballerini non ha partecipato al voto, ma solo per rincarare il no dei colleghi di banco), mentre Piacenza Libera si è astenuta nonostante Antonio Levoni avesse inizialmente dichiarato il voto favorevole suo e di Gianluca Ceccarelli.
Che sulla delibera e sullo statuto che danno il la all'organismo chiamato a gestire l'attività di teatro Municipale, Filodrammatici e auditorium dei Teatini potesse realizzarsi un largo consenso era un'aspettativa concreta. Basti pensare ai tanti appelli alla nascita di una fondazione teatro/i arrivati nel corso degli anni da Massimo Trespidi nei panni di capogruppo prima di Forza Italia e oggi del Pdl. Trespidi in consiglio comunale non ci mette piede da quando (in giugno) è diventato presidente della Provincia, ma ieri gli saranno fischiate le orecchie dato che in diversi - da D'Amo a Levoni e a Pierangelo Romersi (Pd) - lo hanno citato ricordandone le esternazioni pro fondazione.
E questo qualche imbarazzo nel Pdl lo ha creato a giudicare dalle differenze di toni risuonati da quei banchi tanto che il no alla pratica è sembrato vacillare verso l'astensione. Ha prevalso invece la linea dura incarnata soprattutto da Carlo Mazzoni che l'ha motivata con «gli sbagli degli anni passati», con la scelta cioè di affidare la gestione delle stagioni musicali del Municipale alla Fondazione Toscanini («Soldi buttati dalla finestra, e anche l'effetto Muti si è fermato»).
«Buona idea la Fondazione Teatri, ma non è quella che avevamo in mente, troppo incerti i costi gestionali», ha sintetizzato la linea del Pdl Marco Tassi, mentre Sandro Ballerini ha lamentato il mancato coinvolgimento dei palchettisti e delle realtà che ruotano attorno all'attività teatrale. Più soft invece il taglio sia di Andrea Pollastri («Ci aspettiamo quelle ricadute turistico-culturali positive che sin qui non si sono viste») sia di Luigi Salice che ha mosso allo statuto rilievi giuridico-formali la cui pertinenza è stata riconosciuta dallo stesso assessore alla cultura Paolo Dosi.
E al Pdl, che (con D'Amo) ha proposto un rinvio del voto per consentire quelle modifiche al testo che avrebbero potuto rendere più bipartisan la pratica, Dosi ha però opposto la necessità di arrivare in fretta a chiudere un percorso costitutivo rivelatosi assai complesso dovendo essere condiviso con gli altri soggetti aderenti (Fondazione di Piacenza e Vigevano, Enìa, Camera di Commercio, Confindustria). L'occasione, tuttavia, per rimettere mano alle carte si presenterà presto, ha avvertito l'assessore, non appena si creeranno le condizioni per l'ingresso nella Fondazione Teatri anche della Provincia, la cui presenza è stata auspicata da molti: «Il loro interesse c'è, hanno chiesto tempo essendosi insediati da poco, penso che aderiranno», ha detto Dosi.
Uno statuto in progress, dunque, nella descrizione dell'assessore che ha pure teso la mano a chi, come D‘Amo, Giovanna Calciati (Pd) e Ballerini, ha auspicato qualche forma di coinvolgimento di associazioni e realtà teatrali locali nella gestione.
Gustavo Roccella gustavo.roccella@liberta.it