Giovedì 29 Ottobre 2009 - Libertà
Ottomila euro per l'Afadi
Fiorenzuola Più assistenza domiciliare ai disabili grazie al dono della Fondazione
FIORENZUOLA - L'Afadi, Associazione familiari disabili, ha ricevuto un consistente contributo dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Si tratta di 8mila euro che serviranno per pagare ore aggiuntive di assistenza domiciliare, a supporto di circa 25 famiglie. Lo annuncia, ringraziando la Fondazione, la presidente di Afadi, Irene Marchettini, ricordando anche gli obiettivi dell'associazione che opera sul territorio del distretto di Levante. «Riuniamo le famiglie che hanno al loro interno un disabile, sia minore che adulto, e intendiamo soprattutto sollecitare gli enti pubblici perché siano garantiti gli interventi strutturali e istituzionali. L'associazione ci permette di affiancare le famiglie coinvolte nella difficile opera emotiva ed educativa compiuta nei confronti del familiare disabile. Vogliamo anche offrire aiuti concreti, viste le risorse ancora carenti prestate dal servizio pubblico».
I soldi della Fondazione serviranno proprio per garantire alcune ore di assistenza domiciliare, sia individuale sia a piccoli gruppi, per lasciare più tempo e spazio alle famiglie e sollevarle, almeno per un poco, dal duro lavoro di cura. Aiuto è arrivato anche da Aldo Oppici, dirigente Ausl del servizio di odontostomatologia dell'ospedale di Piacenza, che Afadi ringrazia «per le cure e la disponibilità prestate ai ragazzi dei centri».
Nonostante gli aiuti, restano vari problemi. L'associazione ha incontrato Natalia Gallini dei servizi sociali Ausl e il direttore di distretto Lino Carra, per rinnovare alcune richieste: un pulmino per il trasporto ai centri socioriabilitativi che contenga almeno quattro carrozzine (al centro San Bernardino le persone in carrozzina sono 15); l'allungamento dei centri diurni per un'ora in più al giorno e per due sabati al mese; un'adeguata recinzione esterna all'edificio del San Bernardino per motivi di sicurezza (gli operatori potrebbero così utilizzare anche l'area esterna). Si è chiesto anche di avere un proprio rappresentante in ogni struttura. Se la recinzione è in fase di progettazione e l'allungamento dell'orario è inserito nei piani di zona, altri obiettivi saranno perseguibili solo in presenza di risorse economiche adeguate. Intanto là dove non arriva il pubblico, supplisce il volontariato: il quartiere Prati Rosili di recente ha donato due mila euro all'Afadi che deciderà come impiegare questa donazione nella prossima riunione, prevista per il 6 novembre alle 20 all'auditorium Scalabrini.
Donata Meneghelli