Venerdì 30 Ottobre 2009 - Libertà
E in Fondazione un ciclo di 4 film sul Risorgimento
piacenza - Portare il Risorgimento al cinema non significa solo assistere a quegli episodi che hanno "viziato" il pubblico nel corso degli anni con eroi a tutto tondo, senza macchia e senza paura, tra Garibaldi e "libertà", che guidano il popolo in stile Delacroix. Portare il Risorgimento al cinema significa soprattutto attirare la capacità critica giovanile veicolandola verso un "prodotto" a cui gli studenti sono abituati, come quello cinematografico d'eccellenza. La rassegna di incontri e proiezioni Il Risorgimento al cinema, con ingresso gratuito riservato alle scuole, rientra nelle iniziative che scorrono a margine del concorso nazionale Viva V. e. r. d. i, organizzato dalla Provincia e dall'associazione Verdissime. com con il patrocinio del Comune: il cartellone di appuntamenti è stato presentato ieri mattina al Ridotto del Municipale dallo scrittore e storico Piergiorgio Bellocchio, curatore della rassegna cinematografica che vedrà come suo "schermo" per le proiezioni l'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, partner dell'evento con Cariparma Crédit Agricole.
«L'equivoco è stato confondere il patriottismo con il nazionalismo» ha commentato Bellocchio sull'edulcorata retorica post risorgimentale, ammettendo, infine, come tra gli inni lo studioso invidi «solo la Marsigliese». «Il Risorgimento come fatto d'élite? Ma ben vengano le élite e ce ne fossero di avanguardie così se potessero dare origine a movimenti di importanza storica tanto significativi» ha concluso Bellocchio.
Il primo film proposto in cartellone sarà Viva l'Italia di Roberto Rossellini (12 novembre), commentato dallo scrittore e giornalista Mauro Molinaroli con un intervento dal titolo Rossellini tra cinema e storia; seguiranno Il gattopardo di Luchino Visconti (19 novembre), presentato da Francesco Lombardi della Fondazione Cini di Venezia che si soffermerà soprattutto sulle musiche di Nino Rota, definito come "l'ultimogenito di Verdi"; Piccolo mondo antico di Mario Soldati (26 novembre), dove il rapporto tra letteratura - il film è infatti tratto dall'opera di Antonio Fogazzaro - e ars cinematografica sarà declinata dallo stesso Bellocchio. Infine, la rassegna sarà conclusa da 1860 di Alessandro Blasetti (2 dicembre), presentato da Giorgio Betti che porterà nell'auditorium un'analisi incentrata su Blasetti, il cinema italiano e i suoi risorgimenti. Le proiezioni inizieranno tutte alle ore 10.
malac.