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Domenica 11 Ottobre 2009 - Libertà

Hospice, fiducioso il pool vincitore

Il Consiglio di Stato avrebbe confermato il no del Tar. L'altro ieri l'udienza, solo domani il verdetto
Il ricorso contro l'aggiudicazione del bando sarebbe stato respinto

Hospice: sarà resa nota quasi certamente domani l'ordinanza del Consiglio di Stato in merito al ricorso presentato dalla cordata arrivata seconda nella gara per la realizzazione e la gestione del centro per malati gravi di Piacenza. Il pessimismo colto in queste ore tra i promotori lascerebbe peraltro intendere che l'esito non dovrebbe essere a loro favorevole.
Venerdì si è svolta l'udienza di fronte ai giudici romani, al termine della quale è scattata l'attesa da parte sia dei ricorrenti (guidati dalla cooperativa Aurora) sia ovviamente dei vincitori (la coop Proges in unione a Costruzioni edili Valdarda, Inacqua e Ortobotanico) e dei componenti dell'associazione "Insieme per l'hospice" che ha bandito la gara d'appalto (ne fanno parte Comune, Provincia, Diocesi, Caritas, Camera di commercio, Fondazione, Confcooperative, Unione commercianti, Confindustria, Lega contro i tumori, Amop e Upa).
E proprio da ambienti vicini a Palazzo Mercanti e alla cordata vincente trapelerebbe un velato ottimismo nei confronti del verdetto del Consiglio di Stato: l'auspicio è che venga confermato quanto già stabilito dal Tar di Parma, che aveva innanzitutto respinto la richiesta di sospensiva dell'aggiudicazione avanzata da Aurora. La speranza sarebbe suffragata anche da alcune indiscrezioni che arrivano da Roma, ma che per il momento devono assolutamente essere prese come informazioni ufficiose: tutto potrà essere chiarito solo dall'ordinanza che i giudici pubblicheranno domani o al più tardi martedì.
A rafforzare la tesi del rigetto dell'istanza c'è però anche un ulteriore elemento: la rassegnazione che serpeggiava ieri tra i componenti della cordata seconda classificata, i quali però attendono con trepidazione di vedere l'ordinanza, auspicando ancora un colpo di scena finale.
Il raggruppamento guidato da Aurora, in associazione con Copra, Edilstrade building, Mde costruzioni e impianti e (indirettamente) l'Opera Pia Alberoni (Unicoop ne faceva inizialmente parte ma si è dissociata dal ricorso), ha contestato tre punti: l'indeterminatezza dell'offerta economica del raggruppamento Proges vista come una violazione della disciplina concorsuale; l'assenza di un esperto in materia di edilizia-progettuale nella commissione giudicante; la «contraddittorietà» nell'attribuzione di punteggi sulle proposte esaminate.
Non sono difficili da immaginare le pesanti conseguenze che l'accoglimento dell'istanza dei ricorrenti avrebbe sul percorso di realizzare dell'hospice, un'opera molto attesa che ha avuto un iter un po' tribolato e al centro di numerose polemiche. Ma che, passato indenne il giudizio del Consiglio di Stato, potrebbe finalmente vedere un'accelerazione verso la sua costruzione. Proprio lunedì scorso il consiglio comunale ha dato il via libera al provvedimento per rendere urbanisticamente compatibile con la presenza di un hospice l'area pubblica della Madonnina individuata come sede.

Michele Rancati

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