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Domenica 4 Ottobre 2009 - Libertà

A Ferriere tra specialità e "segreti"

Farina di castagne e salumi: folla tra gli stand che offrono prodotti De.co.

ferriere - Far colare la farina di castagne su un dito. Lasciarla cadere e solo se il dito ne conserva le tracce, come se si trattasse di zucchero a velo, dichiararla pronta per essere utilizzata. Questa è la ricetta degli anziani di Cattaragna e Castagnola, uno dei tanti segreti di una tradizione rivelata tra i banchi di degustazione di Ferriere. Tanti ad assaggiare - tra loro il prefetto Luigi Viana, il questore Michele Rosato, il presidente della Fondazione Giacomo Marazzi e numerose rappresentanze delle forze dell'ordine e dei Comuni vicini - e occhi puntati non solo sulla farina di castagne ma anche sui salumi del Comune che domina la Valnure, prodotti a cui è stato attribuito il marchio di qualità De. co, denominazione comunale.
Ferriere ieri pomeriggio si è concentrata su cosa può offrire, e in che termini queste risorse possano essere pubblicizzate. La montagna non è addormentata, i "giganti della montagna" che un tempo popolavano le miniere di ferro del territorio valnurese ora esprimono il medesimo spirito imprenditoriale con un motto implicito, cioè quello che la qualità non conosce crisi. Una sensazione ricorrente nello "sgomitare" continuo dei tanti che tra i banchi di degustazione aspettavano di prendere contatto con il gusto e il profumo di una terra che lega i culti del passato (la devozione per i prodotti della foresta, l'uccisione del maiale) e la voglia di investire.
Soddisfatto il primo cittadino Antonio Agogliati: «Lavoriamo da un anno per ottenere questi riconoscimenti che portano sviluppo a tutto il territorio comunale». Anche il presidente della Provincia, Massimo Trespidi, presente con gli assessori Andrea Paparo, Davide Allegri, Sergio Bursi e con il presidente del consiglio provinciale Roberto Pasquali, ha sottolineato l'identità fortemente popolare dei prodotti: «L'iniziativa esprime la capacità di Ferriere di valorizzare le sue tipicità. Intendiamo favorire la creazione di una filiera che esprima le caratteristiche peculiari del territorio». Bruno Ferrari ha ricevuto l'attestato di riconoscimento per l'attività del suo salumificio, attivo dal 1948. Un'eredità del nonno. Il segreto del consigliere provinciale è semplice: «Lavorare con passione». Alessandro Carini ha ritirato l'attestato per la farina di castagne: è un ragazzo di 30 anni con la passione per le castagne, un impiegato che nel fine settimana cerca di impegnarsi per favorire la lavorazione del frutto del bosco.
E sempre per la farina di castagne è stato premiato Paolo Briggi. Premio anche a Giuseppe Lanfranchi: il salumificio Lanfranchi è attivo dal 1965, in origine nato come banco alimentari, ampliato con una macelleria e oggi con un ristorante. «Guardare la qualità più che la quantità - commenta il proprietario - Questo è ciò che rende il proprio lavoro un'arte».

Elisa Malacalza

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