Martedì 22 Settembre 2009 - Libertà
Con S. Michele sulla via sacra dei longobardi
Una mostra con le foto di Alessandro Manfredi all'auditorium della Fondazione
La Via sacra dei longobardi, che congiungeva Mont Saint-Michel in Normandia al santuario pugliese di Monte Sant'Angelo sul Gargano, passando per la Sacra di San Michele in Valsusa, faceva tappa anche nel Piacentino, dove rimangono ancora chiese e località denominate in onore dell'arcangelo. L'invito a esplorare ciò che rimane di un passato importante, il cui influsso sulla fisionomia del territorio giunge fino a noi, arriva da un articolato progetto promosso dall'insegnante Valeria Costa.
Il primo capitolo, una mostra fotografica sul tratto piacentino della Via sacra Langobardorum, verrà ospitato all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via S. Eufemia 12, visitabile dal 29 settembre al 1° ottobre, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18. A Piacenza non esiste più una chiesa intitolata a San Michele. L'edificio, che era situato all'angolo tra via XX Settembre e via Felice Frasi, è stato demolito nella seconda metà del secolo scorso. Quando il vescovo Giovanni Battista Scalabrini decise di sopprimerne la parrocchia nel 1894, furono però trasferiti in San Pietro gli arredi e le opere d'arte, tra cui un'antica copia della celebre pala del santo dipinta da Guido Reni nel 1635.
Nell'ambito del recupero delle testimonianze legate a San Michele, la Polizia di Stato quest'anno per la prima volta celebrerà la messa, presieduta dal vescovo Gianni Ambrosio, proprio nella chiesa di via Carducci, il 29 settembre alle ore 9.30, festa dell'arcangelo proclamato 60 anni fa da Papa Pio XII patrono della Polizia. Durante la cerimonia, il soprano Jolanta Stanelyte e il baritono Andrea Kim, accompagnati all'organo dal maestro Corrado Casati, eseguiranno corali dedicati al santo tratti dalle Cantate di Bach.
L'iniziativa è stata illustrata ieri dalla stessa Costa, dall'ispettore Michele Mauro (in rappresentanza del questore Michele Rosato) e dalla presidente provinciale del Cif (Centro italiano femminile), Giuseppina Schiavi Bricchi. Il progetto, che prevede anche la prossima pubblicazione di un volume, momenti di promozione turistica sulle orme dei pellegrini (con itinerari dalla chiesa di San Pietro in città fino alla grotta di San Colombano a Coli) e laboratori scolastici, è patrocinato - oltreché dalla Polizia di Stato - dalla Provincia, dalla Famiglia Piasinteina e dall'ufficio di pastorale scolastica. Vi hanno collaborato: la Fondazione, il Cif, Privatassistenza e le classi di Massimo Montani e Vittorio Schiavi dell'istituto "Tramello". Le fotografie sono di Alessandro Manfredi.
di ANNA ANSELMI