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Mercoledì 23 Settembre 2009 - Libertà

L'ex monastero riapre le porte

Per le Giornate europee del patrimonio

Per le Giornate europee del patrimonio (Gep), in programma sabato e domenica, ideate nel 1991 dal Consiglio d'Europa per favorire lo scambio culturale tra i diversi Paesi, aprirà eccezionalmente le porte l'ex monastero di Sant'Agostino, sullo stradone Farnese. L'appuntamento, promosso dall'Archivio di Stato, in realtà è stato preceduto da analoghe visite guidate lo scorso anno, sempre in occasione delle Gep.
«Il successo è stato straordinario. Tanti però - ha precisato ieri il direttore dell'Archivio di Stato, Gian Paolo Bulla, presentando l'iniziativa - non hanno potuto prendervi parte, in quanto per motivi di sicurezza l'accesso è consentito solo a gruppi accompagnati di 25 persone al massimo. Stante dunque l'elevato interesse, ci è sembrato opportuno ripetere l'invito alla cittadinanza, con l'obiettivo inoltre di sensibilizzare la collettività sul recupero di un complesso monumentale così importante».
Il restauro della parte riservata all'Archivio di Stato sta procedendo lentamente per tranche successive, «il che purtroppo, dilatando i tempi, comporta anche maggiori aggravi di spesa». L'ultimo stanziamento, di due milioni di euro, «per ottenere il quale si sono impegnati i parlamentari piacentini Tommaso Foti, Massimo Polledri e Paola De Micheli», servirà per interventi sugli impianti, secondo il progetto della direzione regionale per i beni culturali dell'Emilia Romagna, guidata da Carla Di Francesco. «Non si arriverà comunque alla conclusione del cantiere, neppure per quanto riguarda la "stecca" destinata all'Archivio di Stato. Per completare l'opera, si stima occorreranno almeno altri quattro milioni di euro», prosegue Bulla, evidenziando come manchi a tutt'oggi un progetto complessivo per la valorizzazione dell'intero ex monastero, di cui l'Archivio di Stato occupa circa un terzo.
La visita condotta dagli studenti del liceo classico "Gioia", preparati dall'insegnante Milena Barbieri, «seguirà un itinerario un po' diverso da quello del 2008, ma sostanzialmente permetterà di vedere i grandiosi chiostri, l'articolazione dell'edificio e gli ultimi lavori eseguiti». La sezione distaccata dell'Archivio di Stato ospita per adesso soltanto depositi, «passati dai 2 chilometri dell'anno scorso agli attuali quasi 5 chilometri. In prospettiva si dovrà arrivare a 18 chilometri di scaffalature». L'orario di apertura sarà in entrambi i giorni dalle 9 alle 13, con visite ogni mezz'ora, a partire dalle 9.30 (l'ultimo gruppo è previsto alle 12.30).
L'archivista Anna Riva ha annunciato, tra le novità, alcune letture di documenti originali legati a Sant'Agostino, tra cui un inedito, a cura degli attori del teatro della Mostiola, compagnia pavese specializzata nelle ricostruzioni storiche. Sarà inoltre proiettato un filmato con dodici interviste, ad autorità locali e non, agli utenti dell'Archivio di Stato sul significato del recupero di nuovi spazi per l'istituzione culturale cittadina. Oltre al sostegno del ministero per i beni culturali, l'iniziativa "Alla scoperta di S. Agostino", patrocinata dal Comune, ha ottenuto contributi dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, dalla ditta Icam di Pitignano (Bari) che fornisce le scaffalature per l'archiviazione e da Piacenza Park, la società che sta costruendo il vasto parcheggio adiacente l'ex monastero di S. Agostino. I visitatori potranno prendere visione dei disegni sulla riqualificazione dell'area della Cavallerizza, un tempo tra le pertinenze del convento rinascimentale dei canonici lateranensi.

di ANNA ANSELMI

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