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Martedì 15 Settembre 2009 - Libertą

Quando i ventenni fanno testamento

Pecorara, Premio Valtidoncello a Celestino Ferrari
Il dentista piacentino torna indietro di vent'anni

PECORARA - Il Premio Valtidoncello ha proclamato il suo 21° vincitore. E' Celestino Ferrari di Piacenza, uno che quando vuole fa restare a bocca aperta. E' infatti dentista. Sposato, tre figli, 57 anni, si č imposto al vertice del concorso di poesia di Pecorara con la lirica Il testamento di un giovane idealista, brano da lui scritto a vent'anni col titolo La morte a vent'anni ed ora riproposto con un nuovo titolo. «Il giovane Werther č diventato un vecchio Werther», ha osservato sorridendo il poeta-dentista. E' la quarta volta che scende in lizza nella manifestazione letteraria varata dalla Pro loco di Pecorara e tutte le volte č entrato nella decina dei finalisti, fino a conquistare ora il trofeo Valtidoncello con una forte riflessione sugli ideali giovanili.
Altre due belle liriche si sono ben battute nell'agone poetico del Valtidoncello: drammatico Il numero di Bruno Costa di Vicomarino di Ziano; toccante In memoria di Donato di Stefania Marchetti di Piacenza. Appassionante duello in casa Angelillo (Piacenza) fra la madre Mariangela che presentava 20' 30 Pasquetta 2009 e il figlio Federico che gareggiava con un brano privo di titolo. Ammirevoli entrambi. Come Mille sono i passi di Maria Francesca Giovelli di Caorso, un nome noto nel panorama del "Valtidoncello" e di vari altri concorsi dove fa incetta di premi.
Lodevoli pure per forma e contenuti le composizioni di Anna Maria Belli di Piacenza (Non potate le fioriture) e di Gisella Bertola, provincia di Varese, ma origini a Pecorara (un vitale e prorompente Fratelli d'Italia). Il buon livello dei dieci finalisti č stato confermato anche da Giglio di mare di Franca Costa e da C'era in quella statua di suor Mariangela De Togni, entrambe di Piacenza.
Al lavoro la commissione giudicatrice presieduta da chi scrive e composta da Luigi Zani del consiglio generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano, da Leonye Spelta, Rosella Pizzi e Lucia Falconetti insegnanti, Fabrizio Franzini direttore della Banca di Piacenza di Nibbiano, Mariagrazia Pomidoro e Alessandra Albertini impiegate, e da Giuseppina Diegoli col marito Riccardo Quattrini imprenditore di Melzo con casa a Marzonigo in quel di Pecorara.
Nella sezione giovanissimi "Andrea Di Muzio", la cinquina vittoriosa risulta composta da Stefano Parma di Pecorara (seconda Media di Nibbiano) con Malinconia; Maria Cristina Busca e Andrea Malvicini (terza elementare di Vigolzone) rispettivamente con La Gioconda e con L'amore; e Annamaria Costi ed Emanuele Polloni (prima media di Roveleto di Cadeo) con Natura e Il sacrificio. Premiati loro e anche le insegnanti, la maestra Romana Capra e la professoressa Federica Sogni per il bel lavoro che vanno facendo coi loro ragazzi.
Ha condotto, nella conca del parco giochi, Domenico Grassi, strano presentatore, che č anche presidente provinciale della Croce Rossa e che alterna la giacca e cravatta con la tuta da volontario e coi turni di servizio sulle ambulanze. Lunga ma veloce cavalcata dell'attore Angelo Antoniozzi tra le composizioni dei ragazzi, degli adulti (anche quelle non giunte in finale, come la breve e intensa Non senso di Maria Giulia Strinati di Piacenza) e degli anziani, gli studentini dell'Universitą Pallavicinia dell'etą libera di Cortemaggiore, una "carovana" di 16 persone giunta anche quest'anno nella capitale dell'Alta Valtidoncello col pullman, accompagnata dall'insegnante Giovelli, dalla referente Gabriella Peca e dall'assessore alla cultura Alice Marcotti (un anno vi erano arrivati col sindaco Gianluigi Repetti). Nel gruppone anche Marisa Gardini Pagliarini, che anche in quest'edizione ha fatto sorridere con lo spiritoso finale a sorpresa del suo Galateo. Presentato il volumetto Antologia di un Premio che fa la storia dei vent'anni del concorso di Pecorara.

Umberto Fava

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