Mercoledì 2 Settembre 2009 - Libertà
Per cinquanta anziani ritorno a casa sul Facsal
Vision 2020 Dopo 2 anni e tre mesi di lavori, gli ospiti sono rientrati alla base in un edificio completamente rinnovato e confortevole
Da ieri è nuovamente aperto l'istituto Onfs-Unicoop. Don Noberini e Barbieri: sogno che s'avvera
I bambini giocano nel cortile, tra siepi verdissime e sinuose. E a pochi metri in linea d'aria gli anziani, riuniti nella nuova sala da pranzo, affrontano la prima giornata del ritorno a casa.
Per i cinquanta ospiti dell'istituto Onfs sul Pubblico Passeggio, al civico 24, è un nuovo inizio. Faticoso, si lasciano panorami noti per qualcosa che nel frattempo ha cambiato volto, c'è anche nostalgia dopo due anni e tre mesi trascorsi al "Vittorio Emanuele" l'istituto che li aveva accolti in via temporanea. Ma in una cornice così bella non ci vorrà molto tempo per ritrovarsi e per accasarsi di nuovo.
Ieri mattina si è completato il trasloco da via Campagna al Centro Anziani e Bambini insieme, rimesso a nuovo e teleriscaldato, frutto di Vision 2020, di cui è il primo progetto effettivamente realizzato.
Il recupero curato dall'architetto Marcella Fariselli è tra i più sensibili e riusciti. Molto legno, i piani imbiancati con colori diversi per avere un miglior orientamento quando si raggiunge la propria stanza, sale e salette che si affacciano sulle pareti a vetro, bellissima caratteristica di questo edificio. Dietro la sala da pranzo ricavata nel seminterrato, un giardinetto verde e l'orto da coltivare. Dentro, poltroncine rosse, quadri vivaci, qua e là il segno confortante e allegro del vicino asilo, una porticina, un cancelletto che ricordano le favole.
C'è molta soddisfazione, conferma Don Maurizio Noberini, presidente Onfs, per il rientro e c'è gratitudine per l'accoglienza ricevuta al "Vittorio" mentre venivano svolti i lavori di restyling. Ora 46 ospiti sono rientrati (ma la dimensione è per 54), la vita ricomincia. «Si concludono tre anni di lavoro intenso per realizzare a Piacenza uno dei sogni di Unicoop, lanciato in occasione dei vent' anni della nostra cooperativa» interviene Manuela Barbieri, presidente Unicoop che gestisce la casa d'accoglienza per la terza età, oltre al centro diurno aperto ad aprile (per una ventina di anziani) e l'asilo annesso dimensionato su una quarantina di bimbi da zero a tre anni.
La ristrutturazione della casa di riposo Opera Nazionale Familiari Sacerdoti (Onfs) è stata impegnativa, si tratta di uno spazio di oltre 3mila metri quadrati. E non si è qui in presenza di una semplice ristrutturazione, ma di una vera e propria riqualificazione di una parte della città.
Il costo è stato di circa 4 milioni di euro, di cui quasi un milione è stato recuperato sotto forma di finanziamenti.
«Si tratta di una delle prime esperienze europee di servizio intergenerazionale, con tutta una serie di attività in condivisione fra bambini e anziani, dai laboratori, alla musica, alle uscite fuori porta» spiega la presidente.
Tanti i ringraziamenti, per chi ha sostenuto l'impresa: la Fondazione Onfs con il presidente don Maurizio Noberini, la Fondazione di Piacenza e Vigevano con il presidente Giacomo Marazzi, il Comune e il sindaco Roberto Reggi, la Provincia, la Regione Emilia Romagna, Cariparma.
La casa oggi ha una sua indubbia eleganza, al di là del valore sociale. L'immobile è stato realizzato negli anni ‘50 dall'architetto Vittorio Gandolfi, l'intervento di ristrutturazione è stato quindi eseguito nel rispetto dell'edificio esistente quale memoria storica del luogo, adeguandolo ad alti standard funzionali ed abitativi. E per il futuro si spera che il centro diventi soprattutto luogo di incontro sociale, culturale ed educativo, punto di scambio di esperienze tra anziani e nuove generazioni in crescita.
Patrizia Soffientini