Lunedì 7 Settembre 2009 - Libertà
Festa e confronti sul tema della famiglia
Sabato e domenica a Piacenza. L'organizzatore Podrecca: «Si parla del nostro futuro»
piacenza - Livio Podrecca, avvocato, fa parte dell'Associazione Giuristi Cattolici Piacentini ed è tra gli organizzatori della Festa della Famiglia, un'iniziativa attorno alla quale sabato e domenica prossimi, ruoteranno dibattiti, ospiti di prestigio, ma soprattutto tanta gente, giovani, adulti, ragazzi e anziani, "perché la famiglia - dice Podrecca con piglio sicuro - è un porto sicuro, l'istituto attorno al qual bisogna far riferimento per affrontare il futuro, il domani". Già, questa festa a suo dire "è il frutto della provvidenza" nel senso che "mai avrei pensato che potesse avere tanti riscontri", del resto ci ha lavorato anche la notte, ma tiene a sottolineare che l'iniziativa è "il risultato di un percorso condiviso, cui hanno dato il contributo privati e istituzioni, tanta gente che crede - fortunatamente - che senza una famiglia alle spalle non si può andare da nessuna parte".
E, mentre cerca di riannodare i fili di un percorso che viene da lontano, ricorda che l'articolo 29 della Costituzione Italiana "riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio". E qual è il significato di questa festa? "Sulla leva dell'emotività, troppo spesso si dà per superato il modello tradizionale di famiglia - afferma - fondato sull'unione stabile di un uomo e di una donna in matrimonio ed aperto alla accoglienza dei figli, e l'affermarsi, al contrario, pur marginale, di nuove forme di convivenza non può certo giovare al futuro dei nostri giovani: perché dietro alla crisi dei valori della società odierna c'è - alla base - l'accantonamento della famiglia intesa in senso cristiano. Noe sull'arca portò una famiglia per salvarla dal diluvio universale e l'universalità di questa istituzione va oltre il diritto acquisito, oltre lo Stato". E le tante contaminazioni materialistiche all'istituto familiare, hanno fatto precipitare una situazione "di cui oggi vediamo le conseguenze".
Come dire che la famiglia non è una realtà antiquata e superata. "Per due giorni occuperemo in tanti, coi nostri figli, il centro storico per fare festa e testimoniare, contro ogni menzogna, che la famiglia c'è, ed è ancora il luogo migliore dove le nuove generazioni possano nascere, essere accolte e ricevere prima di tutto dai genitori una educazione che evidenzia non tanto i diritti, ma prima di questi il rispetto, l'impegno e la solidarietà verso gli altri". Aggiunge: "La famiglia in senso tradizionale è il fondamento insostituibile della intera società civile, e non solo per la Chiesa ed i credenti, come simboleggia il luogo, cioè il centro storico, dove la Festa si svolgerà. La famiglia rappresenta una società sana, che, ricca del dono dei figli, può proiettarsi con fiducia verso il futuro".
La Festa alternerà a momenti di riflessione e di incontri ad alto contenuto scientifico alterna spazi di gioco e momenti conviviali: "Vogliamo trasmettere lo spirito libero, gioioso e positivo, che, pur nella concretezza e nelle difficoltà della vita quotidiana, si respira nelle nostre famiglie". Infine: "Desidero rivolgere un ringraziamento sentito al professor Ettore Gotti Tedeschi, a quanti hanno dato il sostegno all'iniziativa: "Il sindaco Reggi, l'assessore Paolo Dosi e il presidente Massimo Trespidi in rappresentanza del Comune e Provincia, che ha dato il patrocinio. Il Comune ha messo a disposizione le location, così come Cariparma Crédit Agricole ci ha sostenuto insieme alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, alla Camera di Commercio, a Copra e a tutti coloro che hanno reso possibile questa inziativa".
Mauro Molinaroli