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Sabato 25 Luglio 2009 - Libertà

Politecnico, "bronzo" tra gli atenei migliori

Sede a rischio? «Non per una realtà eccellente»

Il Politecnico di Milano, quindi anche la prestigiosa sede piacentina, sale sul podio degli atenei migliori d'Italia. E' terzo fra le università virtuose - con relativo incremento dei finanziamenti - secondo la classifica stilata dal ministero della Pubblica Istruzione. Segue l'università di Trento e il Politecnico di Torino. E' quanto emerge dal decreto approvato ieri dal Consiglio dei ministri.
«E' un premio alla politica del rettore, professor Ballio - commenta Renzo Marchesi, presidente della sede locale - e anche alla gestione amministrativa che ha una impronta piacentina (per la presenza come direttore amministrativo di Giuseppino Molinari, ndr), in quanto alla sede di Piacenza non si è mai mossa in dissonanza con la sede centrale, puntando a coniugare ricerca e didattica, cercando il sostegno locale del territorio, non per mera espansione, ma per una precisa politica di crescita congiunta alla ricerca e all'innovazione».
La nascita della recente Fondazione a sostegno del Politecnico è la conferma migliore del riconoscimento che anche la Regione Emilia Romagna attribuisce all'ateneo con sede centrale a Milano e sedi decentrate in tante città, tra cui Piacenza. E giocano un ruolo anche i superlaboratori piacentini Musp e Leap legati all'ateneo e il nascente tecnopolo.
Che dire sui rischi ventilati dal decreto di veder chiusi o ridimensionati i corsi che non hanno sufficienti iscritti? Piacenza nel complesso, rassicura Marchesi, ha però tutte le condizioni per continuare tranquillamente il suo percorso: «E sarà compito dei nostri parlamentari sostenere sempre le peculiarità piacentine, che sono d'eccellenza».
In quanto ai corsi, Marchesi fa notare come due anni fa, di fronte al basso numero di iscritti al corso di ingegneria dei trasporti e logistica, si siano tratte le debite conseguenze e il corso sia stato chiuso. La riduzione, Piacenza l'ha già operata nello spirito del decreto.
Tornando alla classifica, è stilata sulla base di nuovi criteri di valutazione approvati ieri dal Consiglio dei ministri. Ecco per esempio che Trento, piccolo Ateneo, è riuscito meglio di ogni altro a intercettare, attraverso propri progetti, i finanziamenti europei. I politecnici di Milano e
Torino hanno conseguito risultati importanti su didattica, ricerca, capacità di autofinanziarsi con buone valutazioni degli studenti, ottimi processi formativi positivi (numero di docenti adeguato in rapporto al numero degli studenti), presenza di molti progetti assegnati dal Programma Nazionale di Ricerca.
Sotto il profilo economico premiante, Trento ottiene 6 milioni di euro in più (+10,69 per cento), il Politecnico di Milano 8 (+4,14 per cento) rispetto ai 200 milioni avuti con l'ultimo stanziamento. Altri esempi: Bologna avrà 5 milioni in più, Padova 4. A Foggia invece viene tolto un milione, a Macerata 1,13 milioni. Ma per saperne di più dal 29 luglio i dati e le valutazioni saranno pubblicate sul sito del ministero. Il primo ateneo regionale in graduatoria è quello di Parma.
«Dopo tante volte in cui siamo stati penalizzati dal sistema dei finanziamenti a pioggia, questa è una buona notizia, un gesto del ministro che migliora il sistema premiale agli atenei» ha commentato il rettore del Politecnico Giulio Ballio. «Eravamo profondamente sottofinanziati con il vecchio sistema e di questi tempi ogni goccia in più fa piacere».

pat. sof.

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