Lunedì 27 Luglio 2009 - Libertà
Un progetto regionale contro la povertà
I centri di servizio uniscono le forze contro indigenza ed esclusione sociale
Sono in arrivo 186mila euro, per finanziare tutti i progetti presentati dalle associazioni di volontariato piacentine nell'ultima tornata della gestione 2009. Lo ha reso noto nei giorni scorsi il Comitato regionale per la gestione dei fondi per il volontariato (Coge) che, per entrare nel dettaglio, ha destinato alla provincia di Piacenza 58mila euro per i progetti sociali presentati da reti di associazioni locali sui temi dell'educazione dei giovani, della qualità della vita e dell'affido e dell'adozione. Oltre 78mila euro andranno invece ai progetti di sviluppo delle singole associazioni e 50mila euro saranno destinati a un progetto interprovinciale sul carcere che coinvolgerà Piacenza, Modena e Forlì-Cesena. Per il volontariato, dunque, la crisi non si è ancora fatta sentire, e questo perché i fondi ripartiti ora si riferiscono ai bilanci delle fondazioni bancarie di due anni fa. Il momento di tirare la cinghia arriverà nel corso della gestione 2010-2011 quando, a livello nazionale, è previsto un calo dei finanziamenti in media del 45 per cento.
Le ristrettezze annunciate per il futuro non fanno dimenticare la crisi presente, quella che colpisce la società civile. È così che, accanto ai progetti sviluppati a livello locale, il coordinamento regionale dei Centri di servizio per il volontariato (Csv) sta avviando un'azione inedita per l'anno 2010-2011: un grosso progetto regionale sul tema della povertà che coinvolge i nove Csv della regione. «L'obiettivo comune - riferisce la direttrice di Svep Raffaella Fontanesi - è quello di coordinare azioni di contrasto all'indigenza e all'esclusione sociale, anche con la collaborazione della fondazione Zancan, che si occuperà ti monitorare e quantificare i risultati».
Il progetto regionale si articola in vari sub-progetti. Piacenza aderisce a un progetto sul tema degli aiuti alimentari che sarà rivolto a tutte le associazioni impegnate a distribuire ai poveri aiuti materiali (es. Caritas, Banco alimentare, Ronda della Carità), con il fine di sostenerle e di valorizzare il momento della consegna degli aiuti come opportunità di dialogo e di rilevamento dei bisogni dei destinatari. Incentrato sul tema dei beni relazionali è il secondo sub-progetto che vede la partecipazione di Piacenza e che è pensato per promuovere ricerche e azioni finalizzate alla costruzione di relazioni (es. vicinato solidale) utili a sostenere gli "anelli deboli" della società, quali anziani o famiglie monogenitoriali.
«Oltre a partecipare a queste due azioni - annuncia Fontanesi - a livello locale stiamo mettendo a punto un'ulteriore azione destinata a combattere la povertà estrema, che sarà rivolta a persone extracomunitarie irregolari, senza fissa dimora e adulti multi problema».
Sa. Bon.