Domenica 2 Agosto 2009 - Libertà
«E' nelle piccole città che nascono i grandi festival»
L'assessore ed ex sindaco Roberto Pasquali sposa il progetto di Marco e Piergiorgio Bellocchio
Roberto Pasquali è assessore alla cultura della città di Bobbio dal giugno scorso. E' stato sindaco (1999-2009) e in precedenza vicesindaco. Una vita. Ergo, ha visto nascere Farecinema prima e il Bobbio Film Festival poi. Anche quest'anno, nonostante la macchina organizzativa si sia messa in moto soltanto dopo la tornata elettorale, il festival ha avuto un ottimo riscontro da parte del pubblico per i film di grande qualità artistica.
«Ancora una volta Marco Bellocchio ha portato film di grande qualità - dice - alcuni però non hanno fatto il giro dei circuiti classici. E per la qualità dei film la gente si è appassionata a questa iniziativa, l'ha sentita sua, allo stesso modo in cui Marco Bellocchio sente propria la città di Bobbio. Qui è cresciuto, qui ha girato il suo primo film, I pugni in tasca, e non ha mai smesso di frequentare questa vallata. Inoltre è soprattutto grazie a lui se il Bobbio Film Festival è un appuntamento, un punto di riferimento, un modo per vedere dell'ottimo cinema e poi seguire con interesse i dibattiti. Insomma, una grande soddisfazione da parte mia e di tutta l'Amministrazione comunale, una giunta giovane, che si è insediata da poco. E il poco tempo a disposizione è stato l'unico rammarico».
Pasquali sottolinea anche la bellezza della località dell'alta Valtrebbia: «Qui la gente viene e si trova bene, in questi anni ci siamo impegnati non soltanto sul fronte culturale, ma anche sull'abbellimento della borgata. La storia e la tradizione di Bobbio necessitano di una continua valorizzazione della città. Come sindaco ho cercato, insieme ai miei collaboratori, di rendere questo luogo sempre più appetibile. La città di San Colombano ha una storia millenaria alle spalle e ora che la presenza di Marco Bellocchio rappresenta una straordinaria costante, è entusiasmante impegnarsi per un'ulteriore crescita culturale della città. Marco, insieme al figlio Piergiorgio è una garanzia. Io sono convinto che senza intaccare gli equilibri del festival, la rassegna dovrà crescere ulteriormente».
Aggiunge: «Condivido ciò che ha detto Piergiorgio nei giorni scorsi, film di qualità e personaggi di spicco al festival e corti di grande qualità, che possano avere una distribuzione televisiva, penso a Rai e Sky, perché la città di Bobbio abbia ulteriore visibilità e perché i prodotti cinematografici degli anni scorsi e di quest'anno, anche grazie alla Mawi, possano avere una giusta distribuzione. E il fatto di avere individuato l'ex carcere come location per il corto sta a significare che questo luogo è una potenzialità, potrà essere in futuro un laboratorio e, come Amministrazione, investiremo in tal senso. In questi anni è stata notevole la sensibilità della Provincia di Piacenza, prima Mario Magnelli e ora Maurizio Parma ne sono un esempio».
Pasquali ricorda l'importante ruolo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, la sensibilità del suo presidente Giacomo Marazzi e il ruolo della Regione: «Quando, insieme a Marco Bellocchio, presentammo il progetto in Regione, da parte dell'allora assessore Paola Manzini vi fu la massima disponibilità e la Regione Emilia Romagna diede il proprio contributo per questa rassegna. Così ha fatto il ministero, che quest'anno ha raddoppiato i finanziamenti, grazie all'intervento di Marco Bellocchio e alla disponibilità di Gaetano Blandini, direttore generale per il Cinema del ministero per i Beni Culturali. Inoltre in questi anni, come sindaco prima e come assessore alla cultura oggi, ho seguito direttamente le vicende amministrative e organizzative: sono molto perplesso da alcune dichiarazioni apparse su Libertà riferite alla gestione e all'iter per i finanziamenti negli anni precedenti. Io ero sindaco e ho preso parte a tutte le riunioni. Nessuno vuole togliere nulla a nessuno, ma il lavoro è sempre stato collegiale, di squadra. E a capo di quella squadra c'ero io».
Conclude: «Sposo totalmente il progetto di Piergiorgio e di Marco Bellocchio. Voglio una manifestazione che cresca su una progettualità pluriennale. Perché è nelle piccole città che sono nati i grandi festival. A Bobbio è nato il più grande maestro del cinema italiano, l'Amministrazione Comunale vuole metterlo in condizione di lavorare sempre meglio. Già a settembre penseremo all'edizione 2010, anche grazie alla presenza di nuove professionalità serie e competenti, quali Paola Pedrazzini, che mi corre l'obbligo di ringraziare, insieme a tutti coloro che hanno dato risalto a questa manifestazione».
Ma. Mol.