Venerdì 14 Agosto 2009 - Libertà
Nacque in via S. Siro, geografia dei suoi luoghi
Dal Municipale alla villa di Colonese passando per grandi palazzi cittadini
Ecco un sintetico itinerario tra i luoghi piacentini (inclusi edifici privati non aperti al pubblico) legati alla figura di Benedetta Rosmunda Pisaroni, che nacque nell'odierna via San Siro il 16 maggio 1793, figlia unica di Luigia Prati e di Giovanni Battista Pisaroni, modesto possidente e appassionato musicofilo.
TEATRO MUNICIPALE La Pisaroni si esibì più volte sul palcoscenico, fino al 1833; nel ridotto è esposto il ritratto dipinto da François Gérard e pervenuto al Comune di Piacenza tramite il lascito di Carlo Anguissola di Travo. Il contralto è seduta al fortepiano, accanto al secondo marito, il padovano Giuseppe Santi Carrara, primo flauto alla Fenice di Venezia, sposato nel 1817 a Bergamo. In prime nozze si era unita nel 1813 con Venanzo Maloberti, morto l'anno successivo. Carrara scomparve a Piacenza nel 1842. Da entrambi i matrimoni, la Pisaroni non ebbe figli.
PALAZZO ROTA PISARONI in via Sant'Eufemia, 13; costruito dai conti Rota verso il 1762 su un preesistente edificio, fu acquistato dalla Pisaroni nel 1830. Alla sua morte, gli eredi lo vendettero nel 1875 a Giuseppe Guasconi, ingegnere; nel 1906 venne comprato dalla Cassa di Risparmio di Piacenza e nel 2007 è passato alla Fondazione di Piacenza e Vigevano.
PALAZZO COSTA. In via Roma 80; Rosmunda vi cantò nel 1809 nell'Achebarro, un'azione drammatico- eroico-pastorale a tre voci su musica di Vincenzo Colla Pini, e in successive varie occasioni. Vi era ospite assiduo il leggendario virtuoso del violino Niccolò Paganini, che partecipò il 20 dicembre 1834 a un'accademia insieme alla Pisaroni e alla cantante Emilia Bonini, impegnate nel duetto Semiramide-Arsace dalla Semiramide di Rossini.
PALAZZO RADINI TEDESCHI BALDINIIn via San Siro, 76: tra le tante esibizioni della Pisaroni nel salone, si ricorda quella della sera del 18 ottobre 1826, quando cantò in onore e alla presenza della duchessa Maria Luigia d'Austria.
VILLA A COLONESE In comune di Vigolzone, progettata dal piacentino Paolo Gazzola (architetto ducale attivo anche al Regio di Parma, al Casino dei Boschi di Carrega e al Municipale di Piacenza), costituì il «bellissimo Casino di villeggiatura» in cui si ritirò la cantante «sazia di danari, colma di gloria». Vi si spense il 6 agosto 1872;
CIMITERO URBANO Nella cappella degli Anguissola da Travo, nel primo reparto, è collocato un busto della Pisaroni, scolpito da Giovanni Roncoroni nel 1883, con la dedica: «A Benedetta Rosmunda Pisaroni - che l'Europa salutò gloria dell'arte - nell'età di Rossini - e i poveri sperimentarono benefica e pia».
An. Ans.