Domenica 21 Novembre 2004 - Libertà
Una nuova casa per l'Assofa
In via Zoni inaugurata la sede della cooperativa: quattro piani e un hospice per adulti disabili. "Ecco il segnale di una società coesa e solidale"
Piacenza si stringe simbolicamente intorno alla nuova "casa" dell'Assofa. L'inaugurazione dello stabile di via Zoni, che da ieri ospita ufficialmente l'attività della storica cooperativa piacentina dedita alla disabilità, è avvenuta ieri pomeriggio di fronte ad un ampio parterre di autorità locali venute in rappresentanza di tutto il mondo istituzionale, economico e associativo della città. E' lunga la lista di tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione dell'opera e che ieri hanno voluto essere presenti al varo di una casa "bella come poche ne ho viste nell'intera Emilia Romagna" la definisce l'assessore regionale alle Politiche sociali Gianluca Borghi. L'assessore regionale ha portato anche i saluti del presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani che venerdì non ha voluto mancare di effettuare una visita in anteprima al centro. "Questa nuova sede ha rappresentato uno stimolo per tutta la Regione - continua Borghi - nella sua apertura si sono affiancate tutte le istituzioni, segno della voglia di investire in una società coesa e solidale. È da questi bisogni che si parte per rendere più giusta e vera una comunità". Impegnato al taglio del nastro il sindaco Roberto Reggi: "Questa casa è l'esempio concreto dell'attenzione dell'amministrazione intenzionata a non lasciare solo nessuno". "La realizzazione di queste opere è il segno di una società ancora sana che ha voglia di prendersi cura degli altri", aggiunge al termine della benedizione il vescovo Luciano Monari. I discorsi di rito sono avvenuti sotto le fronde di un grande albero che, dipinto all'ingresso, da ieri accoglie ospiti e visitatori. "Questo pianta rigogliosa rappresenta tutti noi e la nostra storia - dice la presidentessa di Assofa Angiola Riccò - dalle radici che simboleggiano il nostro essere radicati nel territorio e la nostra nascita, avvenuta 25 anni fa, da un movimento "di passione" che ha visto unirsi alcune famiglie in un'associazione di volontariato che si prodigasse per la cura e l'integrazione dei ragazzi disabili". La nuova sede, trasferitasi da via Rosa Gattorno, conta quattro piani che accolgono sia il centro socio riabilitativo, aperto a 25 ospiti, che una parte residenziale, ad uso temporaneo o permanente, destinata agli adulti disabili. Il progetto, realizzato dall'archittetto Carlo Scagnelli, è stato realizzato in cinque anni di lavoro, e Maria Gabriella Cella e Laura Pozzi ne hanno realizzato l'albero, parte di un progetto multisensoriale, più ampio, destinato ad ingrandirsi nel tempo. "Siamo partiti nel 1999 grazie al vescovo Luciano Monari, in qualità di presidente dell'istituto della Madonna della Bomba - ricorda ancora la presidentessa dell'Assofa - e poi l'anno scorso è arrivato un importante finanziamento regionale che ci ha permesso il rinnovamento della sede. E oggi dobbiamo ringraziare tutta Piacenza: le diverse amministrazioni, gli istituti di credito, le aziende, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, Upa Federimpresa, l'associazione dei titolari di farmacie, il Rotaract, le Sei per trenta e poi tutti gli amici e i volontari".
Ilaria Molinari