Mercoledì 5 Agosto 2009 - Libertà
Calciatore, cantante, stilista: ognuno con un desiderio nel cassetto
Per bagaglio una valigia di sogni
Ventidue ragazzi bosniaci, dai 13 ai 17 anni, che per quindici giorni all'anno lasciano la Bosnia Erzegovina e l'istituto dove abitano, destinato ai bambini abbandonati di Zenica (cittadina gemellata con Fiorenzuola), per trascorrere due settimane al mare, in Italia.
E' accaduto anche quest'anno: i ragazzi bosniaci dell'istituto Dom Porodica, accompagnati da due educatori (Dzenana Graco, da anni impegnata su questo fronte e Senad Talic) sono stati ospiti della colonia di Marina di Massa della parrocchia San Fiorenzo di Fiorenzuola. Il viaggio dei ragazzi di Zenica si ripete da otto anni, grazie all'impegno dell'associazione umanitaria "Fiorenzuola oltre i confini" guidata da Luigi Danesi, al sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, e alla disponibilità della parrocchia.
Siamo andati a trovare i ragazzi in colonia, per conoscere quali sono i loro sogni. «My dream? To be a football player» (voglio diventare un calciatore) ci confessa Edin, 13 anni, che ha imparato alla perfezione l'inglese grazie ai film in lingua originale e guardando le tv straniere.
Scopriamo presto che i sogni di questi ragazzi sono gli stessi dei loro coetanei italiani: Emina, 13 anni che ha davvero un talento naturale per la musica, vorrebbe essere cantante. Già suona il pianoforte. E conosce a memoria molte canzoni italiane. Su tutte, quelle di Laura Pausini. Amela ha una sorella gemella, Sanela. Tutte e due vivono nell'istituto per orfani di Zenica. E così Benjamin e Mohamed che di anni ne hanno già 17. Mohamed vorrebbe diventare un designer o uno stilista, magari proprio in un atelier italiano. Selma, che oltre all'inglese conosce anche l'italiano, vorrebbe invece più semplicemente imparare ad essere una brava parrucchiera.
Per lavorare in futuro magari in Italia, la conoscenza della lingua italiana è essenziale. Per questo "Fiorenzuola oltre i confini" il prossimo inverno terrà corsi di italiano all'istituto di Zenica, guidato dal direttore Dilbert Branislav che la scorsa settimana ha passato una giornata a Marina di Massa.
I ragazzi, da parte loro, durante il soggiorno, hanno potuto conoscere un pezzo d'Italia, con gite giornaliere come quella a Pisa dove sono rimasti tutti con il naso all'insù ad ammirare la celebre Torre.
Nelle giornate "ordinarie", con il coordinamento del responsabile del turno della colonia Franco Meneghelli, i ragazzi hanno passato il loro tempo tra la spiaggia riservata agli ospiti della struttura parrocchiale, e i giochi in pineta.
I ragazzi ospiti dell'orfanotrofio di Zenica superano in totale i 120. D'estate alcuni di loro, a rotazione, arrivano a Marina di Massa, ma c'è un numeroso gruppo che si reca in Sicilia e uno in Molise. E' un modo per uscire dai loro confini nazionali, nonché dai confini di una "casa" dove sono amati, ma che sta sempre loro troppo stretta, bisognosi come sono di attenzione e di quell'affetto incondizionato che solo una famiglia può dare.
di DONATA MENEGHELLI