Sabato 18 Luglio 2009 - Libertà

Owens, re della tromba

Compositore capace di splendide improvvisazioni

agazzano - Domani alle 21.15 l'elegante piazza Europa di Agazzano ospiterà uno degli spettacoli più attesi del Valtidone Festival 2009: protagonista del concerto, il grande trombettista americano Jimmy Owens che torna a grande richiesta a Piacenza con il suo quartetto.
Per la realizzazione della serata, che in caso di maltempo si terrà nel salone parrocchiale, è stato determinante l'impegno dell'Amministrazione Comunale di Agazzano che, assieme a Pianello, Sarmato e ad altre otto Municipalità della Valtidone, alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, alla Provincia di Piacenza, all'Associazione Eventi Musicali della Valtidone e a Fondazione Libertà, ha recentemente dato vita alla Fondazione Valtidone Musica.
Nato a New York nel 1943, Jimmy Owens è un trombettista, compositore ed insegnate capace di splendide improvvisazioni con uno stile ed un suono suo caratteristico. Votato come Talent Deserving Wider Recognition dal magazine Down Beat (la più autorevole rivista americana di musica jazz), inizia a suonare la tromba all'età di 10 anni; fra i suoi insegnanti si ricordano Donald Byrd, Carmine Caruso, Henry Brant e Roland Wiggins all'University of Massachusetts, dove Jimmy ottenne il Master in scienza della musica.
Negli anni 50 e 60 Jimmy Owens collabora con musicisti del calibro Lionel Hampton, Charles Mingus, Herbie Mann, Duke Ellington, Maynard Ferguson, Gerry Mulligan, Hank Crawford, Max Roach, Mel Lewis, Dizzy Gillespie, Clark Terry, Count Basie, Thad Jones/Mel Lewis Orchestra, Dizzy Gillespie Reunion Band e Chuck Israels. Dal 1969 si occupa dell'amministrazione di associazioni musicali. Nel 1972 viene invitato da Duke Ellington a tenere uno storico concerto per la Yale University con quaranta "maestri del jazz", fra cui Cootie Williams, Dizzy Gillespie, Sweets Edison e Clark Terry, uno dei pochi pionieri del jazz degli anni Trenta e Quaranta ancora in attività. Di quel lontano 12 ottobre ancora oggi Jimmy Owens conserva un ricordo limpido: «A neanche trent'anni mi trovavo su un palcoscenico prestigioso con alcune delle personalità più insigni della storia del jazz. Cercai di non emozionarmi e di suonare in maniera "espressiva". Poiché la musica jazz fonda le proprie radici nello spiritual e nel blues, io cercai di esprimere il mio rispetto per queste icone viventi suonando per l'appunto questi generi musicali. Mi guardai intorno: vidi Eubie Blake, Benny Carter, Paul Robeson, alcuni dei compianti artisti afro-americani che hanno segnato la cultura del mio Paese. Una sensazione incredibile che confermò quello che da sempre penso: il jazz è il battito cardiaco del mondo! ».
La prima apparizione di Jimmy Owens in Italia è al festival del jazz di Bologna del 1973 dove si esibisce con un gruppo dal nome significativo: "The young giants of jazz", un sestetto di musicisti dotati di grande talento che si sarebbero poi tutti affermati tra i protagonisti della scena internazionale.
Owens è presente anche nell' ormai leggendario album, campione di vendite, Spectrum, di Billy Cobham. Nella seconda metà degli anni Settanta incide due album per la A&M e diviene famoso nell'ambito del jazz-funk grazie soprattutto al suo brano Do it to it. In quel periodo Jimmy registaò anche con Roy Ayers, Weldon Irvine, George Benson, Herbie Hancock, Willie Bobo e altri. L'attività seminariale è quella che ha impegnato maggiormente Jimmy Owens: ha insegnato alla Jazzmobile, alla National Association of Jazz Educators e alla SUNY, università del Queensborough Community College. Come compositore, ha scritto opere per spettacoli off-Broadway e musica da film; a lui è stata commissionata la scrittura della Martin Luther King Suite nel 1998.
Recentemente Jimmy Owens è stato nominato direttore della Jazz Foundation of America.
Accompagnano Jimmy Owens: Mecco Guidi all'organo, Daniele Santimone alla chitarra e Chicco Capiozzo alla batteria, con cui il trombettista ha recentemente inciso il disco Peaceful Walking.

Stefania Nix