Martedì 14 Luglio 2009 - Libertà
Occupati e ricerca Politecnico in vetta
L'ateneo al primo posto della graduatoria italiana
Occupazione - perchè i suoi laureati trovano lavoro a tempo di record - e ricerca, il Politecnico di Milano presente anche a Piacenza con le Facoltà di Ingegneria e Architettura svetta sul tetto dell'Olimpo degli atenei statali italiani. In base alla pagella stilata da Sole 24Ore (dove la graduatoria degli atenei non statali ha al quarto posto l'ottimo piazzamento della Cattolica), il Politecnico incassa infatti il punteggio più alto nella somma dei 10 indicatori di merito. Il rettore, Giulio Ballio, incontrando nei giorni scorsi l'assessore regionale Campagnoli, sul fronte della ricerca avanzata aveva lasciato intravedere un ulteriore passo in avanti: l'istituzione di una nuova laurea magistrale in Energetica, che nel 2010 dovrebbe esser tenuta a battesimo proprio nella sede di Piacenza.
Renzo Marchesi, presidente della sede di via Neve del Politecnico, nel ribadire il fatto che «la sede di Piacenza è parte integrante del Politecnico di Milano» ci tiene anche a sottolineare «la stretta collaborazione del territorio, delle istituzioni, della Fondazione» nel decollo definitivo della sede piacentina, dopo le piccole scosse di assestamento degli esordi.
E per spiegare l'eccellenza attribuita al Politecnico («dove non voglio dimenticare la dimensione della ricerca svolta anche dalla Facoltà di Architettura, per la cui laurea magistrale sono a Piacenza 40 specializzandi da tutto il mondo») Marchesi prende a riferimento per l'appunto due degli indicatori dell'indagine: ovvero, l'occupazione - per affermare che «il 100 per cento dei laureati trovano occupazione, la maggioranza addirittura prima della conclusione degli studi»- e la ricerca sul campo, ben coagulata attorno ai due laboratori del Leap e del Musp. Dieci anni di vita ha la sede piacentina del Politecnico, 850 sono gli iscritti attuali, ingegneri, architetti: «La vocazione principale è, da una parte, la felice realtà di Polipiacenza, dall'altra, il fatto che coi suoi laboratori questa città sta diventando una sede di riferimento per l'intera regione, l'Emilia Romagna». E la ricerca svolta all'interno della sede, nei laboratori, è sia quella di base (allo studio, per esempio, miscele per lo stoccaggio dell'anidride carbonica, Leap, oppure le schiume metalliche, al Musp) ma anche dai contorni futuribili. «Quella cioè che partendo dagli ambiti tradizionali - afferma Marchesi - guarda alla creazione di sistemi più efficaci di generazione del calore, più redditizi sotto il profilo della quantità di calore ma meno invasivi circa le immissioni di Co2 nell'atmosfera».
Simona Segalini
simona. segalini@liberta.it