Mercoledì 15 Luglio 2009 - Libertà
«La Ricci Oddi in rete con una decina di altri musei simili»
Assessore Dosi e presidente Anelli sentiti in commissione
Un ottimismo fondato su prospettive realistiche quello mostrato ieri dall'assessore alla cultura Paolo Dosi durante l'audizione in commissione consiliare 3 sul futuro della galleria d'arte moderna Ricci Oddi. Non che di problemi non ce ne siano, ma «realisticamente si è messo in moto un percorso virtuoso che sta raccogliendo l'interesse di molti soggetti, anche privati, che insieme al pubblico possono concorrere a costruire un percorso promettente».
Un giudizio condiviso dal presidente della galleria di via San Siro, Vittorio Anelli, che ha parlato di «grande occasione» per la Ricci Oddi grazie soprattutto alla disponibilità degli spazi del palazzo ex Enel di via Santa Franca, quel prezioso edificio che la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha voluto destinare al raddoppio dell'adiacente galleria per creare una cittadella dell'arte.
Tra Comune e Fondazione è stata siglata nei giorni scorsi un'apposita convenzione che apre la strada a lavori di ristrutturazione che nell'autunno del 2011 si conta possano portare all'inaugurazione di un importante nuovo spazio espositivo. «La Ricci Oddi oggi è bloccata, eventi li può fare non a casa proprio, ma fuori», ha considerato Anelli indicando nell'ex Enel il supplemento ideale della galleria. L'obiettivo, ha spiegato, è dare forma al progetto a cui stava sapientemente lavorando il defunto direttore di via San Siro, Stefano Fugazza, e cioè la creazione di una rete con una decina di realtà museali paragonabili a Piacenza - da Trieste a Genova, passando per Bellinzona - capaci, con il proprio patrimonio e collezioni private, di organizzare mostre itineranti in grado di richiamare un pubblico e un'attività che producano dei ritorni economici.
Sul nodo delle risorse, con il Comune che (da statuto) è l'unico socio della Ricci Oddi chiamato a farsi carico delle spese di gestione, si sono concentrati gli interventi di Marco Tassi (Pdl) e di Giovanna Calciati (Pd) la quale ha anche sollecitato la riforma di uno statuto «ottocentesco non più adeguato alle esigenze».
Ma è uno scoglio, quello dello statuto, su cui si sono scontrati invano i precedenti amministratori «e non intendo fare la stessa fine», ha avvertito Anelli. Quanto alle risorse, il Comune, che quest'anno ha aumentato il suo impegno finanziario per la Ricci Oddi, è consapevole che con palazzo ex Enel la voce spese di gestione è destinata ad aumentare, ma la ragionevole aspettativa, ha annotato Dosi, è di riuscire a coinvolgere sponsor privati. E non è escluso che anche per il polo museale si dia vita a una modalità di gestione tramite fondazione così come si è deciso per i teatri.
gu. ro.