Giovedì 16 Luglio 2009 - Libertà
Hospice, il Tar respinge il ricorso di Aurora
Sospensiva negata. L'associazione appaltante: riconosciuto il nostro corretto operato
L'aggiudicazione dell'appalto per l'hospice non va interrotto. Il Tar di Parma ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dalla cordata guidata dalla cooperativa Aurora che era giunta seconda nella gara per la realizzazione e la gestione della struttura di ricovero per malati gravi.
Ieri si è conosciuta la sentenza emessa dal tribunale amministrativo a seguito dell'udienza del giorno prima. I giudici, si legge, hanno «considerato che, ad un primo sommario esame, le questioni dedotte non appaiono giustificare la concessione dell'invocata misura cautelare», appunto la sospensiva.
Respinto il ricorso, la procedura per la realizzazione dell'hospice può perciò andare avanti rimanendo valida l'aggiudicazione al raggruppamento formato da Proges, Costruzioni edili Valdarda, Inacqua e Ortobotanico. I ricorrenti - con Aurora in cordata ci sono Unicoop (che però si è dissociata dall'azione legale), Copra, Edilstrade building, Mde Costruzioni e Impianti e (indirettamente) l'Opera Pia Alberoni - hanno trenta giorni di tempo per decidere se impugnare davanti al Consiglio di Stato il pronunciamento del Tar. «Stiamo riflettendo e valutando la possibilità», ha fatto sapere Marina Morelli, presidente di Aurora, nell'esprimere «preoccupazione» per il mancato accoglimento del ricorso.
«Grande soddisfazione» invece da parte di "Insieme per l'Hospice", l'associazione che ha bandito la gara d'appalto (ne fanno parte Comune, Provincia, Diocesi, Caritas, Cciaa, Fondazione, Confcooperative, Unione commercianti, Confindustria, Lega contro i tumori, Amop, Upa): «E' stato così riconosciuto», si legge in un comunicato, «il corretto operato del consiglio di amministrazione e della commissione di gara dal medesimo incaricata di valutare le offerte pervenute». E il sindaco Reggi, si informa ancora nella nota, «anche a nome dei componenti il consiglio di amministrazione, sì è complimentato con il legale, avv. Marco Sgroi, per la competenza e la grandissima professionalità con cui ha svolto l'incarico al medesimo conferito dalla associazione».
La cordata Aurora, ritenendo non correttamente valutata la propria proposta progettuale - di cui non aveva fatto mistero fin dall'apertura delle buste - ha contestato tre punti nel suo ricorso. Primo elemento, si parla di indeterminatezza dell'offerta economica del raggruppamento Proges (con particolare riferimento alle aliquote Iva, che in un caso sono incluse e nel caso di Aurora invece scorporate) dalla qual cosa emergerebbe una violazione della disciplina concorsuale. Secondo elemento. Si contesta l'assenza di un esperto in materia di edilizia-progettuale nella commissione giudicante, visto che questo capitolato speciale d'appalto prevedeva la valutazione di aspetti di tipo ingegneristico. Terzo elemento, sarebbe emersa - a giudizio dei ricorrenti - una contraddittorietà nell'attribuzione dei punteggi sulle proposte esaminate.
Gustavo Roccella
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