Martedì 23 Giugno 2009 - Libertà
Enti ed aziende la sostengono e credono nella sua validità
L'iniziativa ha compiuto quattro anni
Lavoro e scuola, binomio perfetto e finalmente reale. Il merito va al concorso a premi "Una stella per la scuola", organizzato dal console provinciale dei Maestri del Lavoro Aldo Tagliaferri e giunto alla sua quinta edizione. Un concorso, un convegno, un incontro con i ragazzi delle scuole e una "gita" alla scoperta di alcune realtà industriali piacentine: si articola così l'iniziativa volta a guidare i giovani verso il lavoro attraverso la visione diretta di un mondo che, dai banchi di scuola, appare tutto da esplorare.
E così anche quest'anno ad essere coinvolti sono stati gli studenti dell'Itis "Marconi" e dell'Ipsia "Leonardo Da Vinci": loro i protagonisti di una "full immersion" di un giorno nelle varie realtà industriali locali, che sono diventate in seguito l'argomento di un tema da svolgere in classe. I lavori, valutati e selezionati prima dagli insegnanti e poi da un'apposita giuria, sono stati premiati e vengono ora pubblicati da Libertà.
Spiega Tagliaferri: «L'iniziativa compie cinque anni ed è soprattutto grazie agli enti che sostengono ogni edizione: la Camera di Commercio, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, Confindustria, la Provincia e i Periti Industriali. Da due anni abbiamo deciso di collegare anche un convegno al concorso a premi: quello dell'ultima edizione ha trattato il tema dell'inserimento nel mondo del lavoro in tempi di crisi con gli interventi di Roberto Mori, cavaliere del lavoro, Giuseppe Cordani, presidente di Federmanager, Giuseppe Cella, responsabile delle relazioni industriali di Confindustria, e Gianluigi Boiardi, ex presidente della Provincia».
Ma "Una stella per la scuola" vede schierati in campo soprattutto gli studenti: «Roberto Girasoli, coordinatore delle attività scuola dei Maestri del Lavoro, ha incontrato le classi quinte del "Marconi" e del "Leonardo da Vinci" insieme a Roberto Mori e a me - continua Tagliaferri, - in quell'occasione abbiamo presentato il concorso e osservato le prospettive dei giovani per il loro futuro lavorativo». Dai banchi all'industria il passo è breve: ecco allora le visite alle aziende, «considerando le specializzazioni scolastiche di ognuno» ha precisato il console provinciale dei Maestri del Lavoro.
E ad essere coinvolte sono state numerose realtà piacentine: dalla Biffi alla Bolzoni, dalla Cementi Rossi alla Drillmec, da Enìa alla Motridal fino alla Safta. Va avanti Tagliaferri: «Le aziende hanno messo a disposizione degli studenti alcuni tecnici per spiegare il processo produttivo di ogni realtà industriale». In seguito gli studenti hanno dovuto raccontare la loro esperienza in un tema selezionato dai docenti della scuola: i tre migliori componimenti scelti in ogni classe sono stati valutati e premiati dalla giuria, composta dalle docenti delle scuole coinvolte Patrizia Ballerini e Mariuccia Gatti, dal presidente del collegio dei periti industriali Giorgio Cravedi e dallo stesso Tagliaferri. In tutto sono circa 50 lavori: una cinquantina di sguardi giovani orientati al lavoro che anche i lettori di Libertà potranno scoprire.
di BETTY PARABOSCHI