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Martedì 30 Giugno 2009 - Libertà

Quei dialoghi preziosi tra violoncelli
con l'ensemble "Labirinto armonico"

di GIAN CARLO ANDREOLI
L'Ensemble Il Continuo di Cremona da anni si impegna al ricupero del repertorio musicale strumentale e vocale di area italiana. Ne è bell'esempio, oltre l'intensa attività concertistica, la registrazione di un Cd pubblicato da Music Centaurus nel maggio scorso. All'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, per la presentazione della pubblicazione, si è tenuto un concerto del duo di violoncello Claudio Frigerio e Giole Gusberti, Il labirinto armonico, saggio delle composizioni di Giovan Battista Cirri da Forlì (1724-1808). Come ha puntualmente spiegato Gioele Gusberti in presentazione della serata, il programma è stato studiato dai violoncellisti per dare al pubblico (purtroppo poco numeroso) idea della cultura musicale del tempo e occasione anche di esercizio virtuosistico a ripercorrere le invenzioni del compositore, su strumenti opportunamente scelti per la resa del suono, gentilmente prestati dal maestro liutaio Cristian Guidetti. Il forlivese Giovan Battista Cirri fu iniziato agli studi musicali dal fratello Ignazio, organista nella cattedrale cittadina e compositore. Membro dell'Accademia Filarmonica, divenne compositore e violoncellista in San Petronio a Bologna.
Decisivo per la sua carriera internazionale fu l'incontro con il Duca di York che lo introdusse nell'ambiente musicale a Parigi, quindi a Londra come musicista direttore per il Duca di Gloucester. Solo nel 1774 Cirri ritornò in Italia per assumere il ruolo di violoncello principale in Vaticano e poi al Teatro dei Fiorentini a Napoli.
Nel 1787 succedette al fratello come maestro di cappella nella Cattedrale della sua città. La pubblicazione degli 8 duetti proposti nella registrazione dal duo Frigerio-Gusberti risale al periodo londinese, dedicata al principe di Brunswick. Le composizioni hanno evidente finalità didattica, dato il ruolo del compositore di maestro del figlio del Duca di Gloucester, senza sminuirne il valore stilistico, lasciando spazio ad abbellimenti così tipici del linguaggio galante. Sempre in tre tempi i duetti esaltano le arditezze tecniche, così da essere ancora oggi esercizio d'obbligo per chi studia lo strumento.
Claudio Frigerio si è diplomato al Conservatorio di Milano, specializzandosi in violoncello barocco, dedicandosi successivamente all'attività cameristica e alla didattica. Gioele Gusberti si è diplomato al Conservatorio di Parma e si è perfezionato in violoncello barocco con il maestro Frigerio con cui ora si ritrova per celebrare il compositore forlivese. Il programma saggio dei duetti per violoncello, ha impegnato Frigerio e Gusberti in una contrapposizione di movimenti scelti dalle diverse sonate, concedendo anche momenti di solistico virtuosismo: per Gusberti la Sonata II, op. 7 e la Sonata VI op. 7 per Claudio Frigerio. Sicuramente un'esecuzione per appassionati del genere, però accessibile e piacevole per le invenzioni e la coerenza dello svolgimento.

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