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Lunedì 29 Giugno 2009 - Libertà

Pubblico da primato Vince la Valdarda

CASTELLARQUATO - C'è profumo di vittoria nell'aria. Non solo perché, ieri a Castellarquato prima e a Vernasca poi, sono stati emessi i verdetti e sono state premiate le macchine migliori per la giuria giudicatrice. Anche e soprattutto perché è la stessa manifestazione di motorismo storico di cui si parla - la Silver Flag 2009 - ad avere vinto sopra ogni altro elemento. Ancora una volta, forse in modo più marcato degli anni precedenti, la Silver Flag, organizzata dal Cpae in collaborazione con Provincia, Comuni coinvolti, Aci, Camera di Commercio, Asi, Fondazione di Piacenza e Vigevano, si è dimostrata una manifestazione unica, indiscutibilmente ai vertici delle quattro ruote classiche. Non solo di quelle piacentine, anche di quelle mondiali.
Basta dare un'occhiata al grande pubblico che ha affollato tra sabato e ieri Castellarquato, borgo che ha offerto le tre partenze verso gli 8,5 km che portano a Vernasca. Un pubblico giunto da Piacenza e provincia che si è ben amalgamato con appassionati ed amanti delle quattro ruote di Toscana, Lazio, Lombardia e Piemonte, giusto per citare le regioni più rappresentate. Un pubblico nutrito anche da parecchi stranieri, tra cui svariati inglesi, austriaci e tedeschi, sempre per riportare esempi che non racchiudono la totalità delle nazionalità presenti.
Lo si vedeva, il pubblico, caldo non solo per il sole estivo, ma anche per quelle sensazioni che le circa 200 vetture al via della Silver Flag sanno trasmettere a chi pistoni e cilindri li associa a cuore e petto. Lo si è visto caldo, il pubblico, intorno alla Osca di Stirling Moss, guidata proprio dal grande ex pilota inglese di formula uno navigato dalla moglie Susy. Ed è proprio lui a pronunciare una frase emblematica dei valori messi in gioco dalla Silver Flag: «Non ho mai visto così tante vetture costruite dai fratelli Maserati messe insieme». E se le parole escono dalla bocca di uno dei più grandi piloti di sempre che con le auto dei Maserati (fratelli di origine piacentina) ha corso e vinto in Formula 1, bisogna dare credito.
Se la cena di sabato in piazza a Castellarquato - alla presenza delle massime autorità piacentine come il presidente della Provincia Massimo Trespidi ed il prefetto Luigi Viana - ha chiuso la prima della due giornate della Silver Flag, ieri si è scritto il capitolo conclusivo sulla 14ª edizione. Alle 10.30, a 30' di distacco l'una dall'altra, le vetture hanno intrapreso la salita che da Castellarquato porta a Vernasca. E' la terza ed ultima della Siver Flag, quella che precede il buffet a Vernasca e le premiazioni delle 14.30 nello stesso luogo. La giuria giudicatrice racchiude esponenti qualificati del Cpae e responsabili Asi.
E, parlando proprio dell'Asi, nella due giorni si sono visti personaggi del calibro di Roberto Loi, presidente federale che ha preso parte alla Silver Flag con la sua Porsche 911, Pietro Piacquadio (presidente delle commissione manifestazione e membro della giuria della Silver Flag) il vicepresidente federale Maurizio Speziali, il consigliere Giuseppe Cannella (entrambi in giuria affiancati anche da Lorenzo Boscarelli, presidente Aisa (Associazione italiana storia auto) e Stefano Volpi. Naturalmente, in giuria non mancava Alfieri Maserati, presidente della commissione tecnica Asi e discendente diretto dei fratelli che inventarono la casa del Tridente e l'Osca.
Ma le vere protagoniste sono le auto. Come si fa a non sbarrare gli occhi di fronte a perle come la Porsche 908 appartenuta a Steve McQueen o alla Porsche 550, lo stesso esemplare su cui morì il mito James Dean? E poi, ancora, Lancia Stratos gruppo 4 del '78, capace di vincere in tutti i rally del mondo; per di più, l'esemplare sfoggiato alla Silver Flag era una vettura ufficiale della scuderia Malboro ed usata da Andruet e Munari. Si prosegue con una breve passerella delle bellezze con l'Alpine Renault A 110, l'Abarth 1300 Ot "periscopio" del '65, la Maserati 4CM del '39 e l'Ac Cobra 427. Diverse anche la Alfa Romeo, alcune arrivate dal Museo del Biscione grazie all'interessamento di Paola Lanati, ingegnere piacentino a capo proprio del Museo Storico Alfa. Infine, da segnalare nella giornata un piccolo incidente occorso ad un equipaggio in gara. Dopo gli accertamenti clinici del caso, nessuno dei due occupanti è stato trattenuto in osservazione.

Riccardo Delfanti

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