Giovedì 18 Novembre 2004 - Libertà
Maraini, una vita tra storia e scrittura
Domani (venerdì) incontro con la grande scrittrice
Appuntamento di grandissima rilevanza culturale domani sera (venerdì) alle ore 21 nel ridotto del Teatro Cagnoni. Il ciclo "Testimoni del tempo", promosso dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, ospiterà - dopo Guido Ceronetti - la scrittrice Dacia Maraini, senz’altro una delle personalità di maggiore spicco nel panorama letteraria italiano.
"La vita tra storia e scrittura" è il tema dell’incontro, che sarà introdotto da Eugenio Gazzola.
Autrice di dieci romanzi (e un ultimo sta per uscire da Rizzoli) ma anche di numerosi testi teatrali e di poesie, Dacia Maraini è nata a Fiesole nel 1936. La madre, siciliana, apparteneva a un’antica famiglia, gli Alliata di Salaparuta. Il padre, Fosco Maraini, recentemente scomparso, per metà inglese e per metà fiorentino, era etnologo e conosciuto in tutto il mondo scientifico e letterario, anche come autore di diversi libri sul Tibet e sul Giappone. Proprio in Giappone trascorre l’infanzia, e finisce in un campo di concentramento quando nel 1943 i genitori si rifiutano, da laggiù, di aderire alla Repubblica di Salò.
A ventuno anni fonda, assieme con altri giovani, una rivista letteraria, "Tempo di letteratura", edita da Pironti a Napoli. Nel 1962 il primo romanzo presso l’editore Lerici: "La vacanza", seguito - nel 1963 - da "L’età del malessere" che ottiene il premio internazionale degli editori "Formenton". Nel 1990 esce "La lunga vita di Marianna Ucrìa", che vince il Premio Campiello e viene tradotto in 18 lingue; dal libro Roberto Faenza trae il film "Marianna Ucria".
L’ultimo romanzo, "Dolce per sé" è stato pubblicato da Rizzoli nel 1997.
Dacia Maraini è stata anche a lunco compagna di Alberto Moravia, con cui visse dal 1962 al 1983, accompagnandolo nei suoi viaggi intorno al mondo.