Giovedì 21 Maggio 2009 - Libertà
Fondazione, cresce il patrimonio
Marazzi: fronteggiati gli effetti della crisi. Cassaforte da 401 milioni
Lo tsunami finanziario del 2008 non ha eroso la solidità della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che ha retto bene allo shock dei mercati difendendo il suo/nostro patrimonio. «Abbiamo avuto risultati complessivamente positivi, avendo cercato di contenere al massimo gli effetti della crisi» spiega il presidente Giacomo Marazzi a pochi giorni dall'approvazione del bilancio da parte del consiglio generale dell'ente. Un bilancio su cui si è sviluppata più attenzione del solito.
Nel corso del 2008, va detto, è cambiata la strategia di investimento del patrimonio stesso in virtù della scelta strategica di acquisire quote di Banca Monte Parma (la Fondazione ne controlla il 18 per cento), una buona opzione. In quanto al tesoro piacentino da investire, ammontava a fine 2008 a 417 milioni al netto del credito di imposta (erano 412 nel 2007) ed è stato orientato così: 200 milioni su obbligazioni, 125 milioni in partecipazioni azionarie, 14 in private equity, 1 milione di euro in gestioni, 57 in fondi e polizze e 20 in liquidità e immobili da reddito.
Non che la Lehman Brothers, per citare un nome tristemente noto, non ci abbia provato con l'istituto di via Sant'Eufemia - racconta Marazzi, affiancato dal direttore generale Massimo Sbordi - gli operatori si sono presentati ad offrire titoli, gli si è detto "no grazie". «Troppo complicati, prendiamo solo quello che capiamo» scherza ma non troppo il presidente, guidato da un sano pragmatismo. Meglio titoli strutturati a capitale garantito e a lungo termine, meglio azioni tipo Enel o Cassa Depositi e Prestiti, con ottimi rendimenti. Le contribuzioni più significative della gestione finanziaria sono frutto dei dividendi proprio delle partecipazioni azionarie Enel e Cassa Depositi e Prestiti, dal dividendo erogato dal fondo immobiliare Fip, dai redditi generati dalla vendita di opzioni call e dalla plusvalenza registrata in occasione della chiusura di uno swap con Jpm Morgan. E il rendimento lordo degli investimenti, nonostante alcune minusvalenze registrate dalla vendita di titoli strutturati e i risultati negativi delle gestioni, si è attestato sul 4 per cento.
Ma tornando al bilancio, è da rilevare anche l'avanzo di gestione che ammonta a 10milioni e 347 mila euro e alcune risultanze interessanti: l'incremento del patrimonio netto è passato da 398 a 401 milioni di euro, pari all'1 per cento dal 2007 al 2008. Confermato l'accantonamento di oltre 7,5 milioni di euro per l'attività istituzionale, di cui 7 milioni per le erogazioni di quest'anno e 550mila euro per il volontariato. Marazzi anticipa pure l'intenzione di tenere invariati tali valori
sul 2010. In sintesi, negli ultimi quattro anni, il patrimonio insieme agli altri fondi a disposizione della Fondazione, le cosiddette fonti, hanno registrato un incremento complessivo dell'11 per cento circa, pari a 44 milioni, passando da 404 milioni nel 2004 ai 448 attuali.
Le erogazioni, quanto e dove La fotografia generale dei conti restituisce inoltre 334 progetti finanziati, così divisi: 110 su arte (2milioni e 73mila euro); 93 su educazione (1milione e 743mila euro); 8 sulla ricerca (579mila euro); 54 sul volontariato (559mila euro), 29 sugli anziani (1milione e 42mila euro), 26 sulla famiglia (489mila euro) e infine 14 su altre voci (70mila euro). In tutto siamo a 6milioni e 558mila euro. Da ricordare a parte il fondo del volontariato e per Progetto Sud.
Patrizia Soffientini
patrizia. soffientini@liberta.it