Venerdì 15 Maggio 2009 - Libertà
Il blues di Greyson Capps e Sbuttoni
e i templari di Jecks tra storia e fantasia
BOBBIO - A mezzogiorno Festival blues al Caffè di Piazza del Duomo di Bobbio per l'aperitivo, con i vibranti interventi country blues di Grayson Capps, tra ballate ruvidamente suadenti, un commovente Alleluia e una mezza jam-session con l'armonica di Mauro Sbuttoni, e Michael Jecks, che ha parlato del suo romanzo Torneo di Sangue insieme a Sanvito - che lo ha definito «il miglior romanzo di storia medievale quanto ad attendibilità e precisione nel restituire l'onirica, visionaria regione inglese del Devon del XIV secolo» - a Pezzani e al sacerdote Don Coletto, che ha salutato con entusiasmo lo stuolo di ospiti che «a Bobbio respirano aria di storia e misticismo».
Viaggiando sulla scorta dell'istinto e della curiosità Jecks ha raccontato del personaggio guida nel suo romanzo, «uno dei pochi templari scampati alla terribile epurazione ordinata al tempo da Filippo il Bello, per un giallo di ambientazione storica scritto con l'ausilio dell'immaginazione. Nel Devon ho trovato posti ancora identici a come erano, indagando la personalità intrigante del templare, fedele ma disilluso dalla gerarchia religiosa che lo aveva tradito».
Più tardi, in Piazza San Francesco, lo scrittore e giornalista fidentino Luca Frazzi ha presentato, incalzato dalle riflessioni della giornalista di Libertà Eleonora Bagarotti, I wanna riot, il suo libro sui Clash, tra i capisaldi del punk: «Consigliato a tutti, per il valore dei testi commentati e calati nella Londra di quegli anni e il trapelare delle emozioni dei ragazzi italiani che li scoprivano in quegli anni» ha esordito la Bagarotti. Frazzi, citando pezzi storici, ha sottolineato come il loro punk sia «nato in risposta alla tradizione ma, riascoltandolo con orecchio maturo, si scopre che la rottura non era poi così netta».
Dopo di loro, il dottor Maurizio Botti e la musicoterapeuta Anna Chiara Farneti, hanno invitato i presenti all'Omeofest che si terrà oggi, domani e domenica tra Auditorium Sant'ilario, della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Salone di Palazzo Gotico e Istituto Marcora, dedicato alla medicina omeopatica e all'utilizzo curativo della musica, sottolineando le capacità benefiche delle vibrazioni musicali e avvalorando il senso di una manifestazione fatta di musica, componente irrinunciabile tanto per il fisico quanto per la psiche. Il programma in dettaglio sul sito www.omeofest.it.
p. cor.
