Sabato 16 Maggio 2009 - Libertà
Materia ed energia un "dialogo"
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Che cosa hanno in comune le moderne concezioni della fisica nucleare con la seconda edizione dell'Omeofest, il Festival Internazionale dell'Omeopatia? «Apparentemente nulla». Comincia così la conversazione svoltasi ieri pomeriggio ed animata da un relatore d'eccezione: Riccardo D'Auria, docente di Fisica Nucleare presso il Politecnico di Torino. Sebbene in apparenza la fisica e l'omeopatia risultino ambiti assai distanti, il titolo della seconda edizione del Festival: «Materia ed energia, due facce della stessa realtà», un legame profondo e plausibile tra le due materie inizia a delinearlo. Il titolo dell'intero Festival è stato anche il titolo dell'appuntamento pomeridiano tenutosi nell'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. E finalmente D'Auria spiega il nesso: «la relazione tra fisica e omeopatia nasce dalla possibilità che ci possa essere un'influenza della materia sui contenuti energetici». D'Auria prosegue: «noi usiamo continuamente e quotidianamente forme di energia». Un'energia che si conserva, che non si crea né si distrugge, «bensì si trasforma in una forma o nell'altra». E gran parte delle trasformazioni vanno a finire in calore. Quasi come a dire, che tutto ruota intorno al Sole. «Ed è proprio questo che succede, il Sole è la nostra primaria fonte di energia». Una ricchezza per di più inesauribile. Un'energia vitale, indispensabile all'uomo. Un'energia che da la vita e porta le persone, riattivandone l'organismo, alla guarigione. Alla fine il nesso c'è, eccome.
C.C.