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Sabato 30 Maggio 2009 - Libertà

La borsa di studio "Raciti" a tre studentesse

E' promossa dal gruppo donatori di sangue intitolato al poliziotto ucciso durante un derby calcistico

Un premio importante, nel ricordo di chi «ha versato il proprio sangue mentre doverosamente compiva il servizio di tutore dell'ordine e della sicurezza». E che, fino a quando dal fato gli è stato concesso, «non ha mai smesso di donarlo». Stiamo parlando di Filippo Raciti, ispettore capo della polizia, deceduto il 2 febbraio 2007 durante i violenti scontri alla fine del derby calcistico Catania-Palermo. Una persona speciale, donatore di sangue e impegnato nel mondo solidale. In ricordo del poliziotto, infatti, a Piacenza c'è il gruppo omonimo di donatori volontari del sangue, presieduto dall'ispettore Alessandro Prandi. Ieri, in prefettura, il sodalizio ha consegnato tre borse di studio ad alcune studentesse che si sono contraddistinte in un impegnativo elaborato sul «destino del ruolo del sangue nel trasporto al cervello delle cose buone e di quelle cattive». «Abbiamo chiesto ai giovani - sottolinea Prandi - quale prospettiva avvenire, nell'evoluzione incessante e tumultuosa dei costumi, potrà essere riservata a questo vitale fluido che, troppo spesso, si ritrova trasformato al punto di diventare oggetto di controlli e verifiche che ne consegnano poi le amare risultanze agli organi di giustizia e polizia». «Magari - prosegue l'ispettore - i controlli e gli esami del sangue fossero finalizzati unicamente al benessere e alla salute».
La vincitrice, con il tema migliore secondo la giuria, è Sonia Rasmi, del liceo Gioia, a cui è stata consegnata una borsa di studio di duemila euro. La seconda classificata è Stefania Albertazzi, della quinta SA del liceo Colombini, con un premio di mille e cinquecento euro; terza, infine, con assegno di mille euro, Debora Pareti, sempre dell'istituto Colombini. All'iniziativa, a cui dopo la cerimonia ufficiale è seguito un rinfresco, hanno contribuito la Banca di Piacenza, la Fondazione di Piacenza e Vigevano e la Fondazione Milan, dell'ex trequartista rossonero Leonardo. I premi alle tre ragazze sono stati consegnati dal prefetto Luigi Viana, dal questore Michele Rosato e dal direttore della scuola allievi agenti della polizia di Stato, Mattia La Rana. «Il gruppo donatori di sangue intitolato a Raciti - commenta il questore - è un sodalizio che si dà da fare, che avrà sempre il nostro appoggio. Questo concorso è davvero apprezzabile, e anche se la traccia non era delle più semplici gli studenti hanno prodotto degli ottimi elaborati». «Donare sangue - conclude Rosato - vuol dire molto, l'impegno a produrre sicurezza vuol dire tantissimo».

Alessandro Rovellini

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