Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Martedì 26 Maggio 2009 - Libertà

Castelnovo, alla scoperta del parco

Numerosi i visitatori per l'iniziativa del Fai "Giardini aperti"

borgonovo - L'iniziativa "Giardini aperti", promossa dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e dalla delegazione piacentina del Fai (Fondo ambiente italiano), che invita ogni anno a esplorare un luogo significativo nella mappa dell'arte del verde nella nostra provincia, ha aperto le porte domenica al parco del castello di Castelnovo Valtidone, nel Comune di Borgonovo. Numerosissimi i visitatori, per molti dei quali si è trattato di un'autentica scoperta, nonostante in aree esterne al fortilizio, di proprietà privata, siano già stati ospitati in passato concerti o altri eventi pubblici.
Questa volta è stata però compiuta una ricognizione ad hoc, con gli esperti botanici del Fai, capeggiati da Silvano Locardi, che hanno illustrato caratteristiche e peculiarità di alberi secolari, di specie esotiche e della flora più comune, davanti a comitive incantate dall'ordinata varietà di uno spazio progettato, ma incline al contempo, in certe zone, a lasciare libera la vegetazione di prosperare rigogliosamente. Con i volontari, coordinati da Anna Tagliaferri, si sono ripercorse invece le tappe di costruzione dell'edificio, già esistente nel XII secolo a sud dell'attuale e soggetto a ripetuti assedi e distruzioni, tra cui l'incendio appiccato dai pavesi nel 1215 e le devastazioni operate nel 1242 dalle truppe di re Enzo, figlio di Federico II. Nel 1115 le cronache riportano il passaggio di Federico Barbarossa, diretto a Roma per essere incoronato imperatore dal Papa. Alla seconda metà del 1200 si mise mano al castello dal paramento in laterizio, munito di torri circolari, che ancora oggi segna il paesaggio di questo angolo della Valtidone, passato agli Arcelli, ai Da Fontana, ai Dal Verme, ai Dal Pozzo e congiuntamente ai Marazzani. Venne poi venduto alla marchesa Mary O'Neil Wickersham, vedova del generale marchese Luigi Taffini d'Acceglio. Ereditato dalla figlia Katie, moglie del conte Camillo Nasalli Rocca, nel 1932 fu acquisito dal principe genovese Gerolamo De Ferrari, al quale si devono consistenti restauri.
La conformazione del parco è articolata, con rimandi esplicitamente romantici, come il suggestivo laghetto con tanto di isolotto centrale, circondato dalle acque rese verdi dalla presenza della Lemna minor. Per la Fondazione è intervenuta Tiziana Libè, per il Fai il capo delegazione Domenico Ferrari che ha ribadito l'importanza della sensibilizzazione nei confronti del paesaggio, degno di essere conservato nelle sue forme più illustri, quali possono essere parchi e giardini storici, ma anche in quelle altrettanto mirabili degli ambienti pianeggianti e collinari del Piacentino. In futuro, allo studio del Fai c'è l'intenzione di organizzare visite alle piante monumentali che generosamente abbelliscono il nostro orizzonte.

An. Ans.

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio