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Lunedì 25 Maggio 2009 - Libertà

"Cronache in libertà" di Pareti in Fondazione

Domani presentazione del libro con testimonianze di Schiavi, Fiorani e Neri

piacenza - Cronache in libertà (Lir) è un libro che si legge volentieri. E' stato realizzato a cura dell'associazione Amici del Romagnosi e sarà presentato domani in Fondazione alle 17,30. Frammenti, testimonianze ricordi di un giornalismo che fu, grazie alle testimonianze di Enio Concarotti, Umberto Fava, Adolfo Fiorani, Ludovico Lalatta, Vito Neri, Giacomo Scaramazza, Giangiacomo Schiavi e Gianfranco Scognamiglio. Il tutto cucito e messo insieme da Stefano Pareti, che da qualche anno a questa parte ha intrapreso con particolare impegno, l'attività pubblicistica, dando vita a libri preziosi per la nostra comunità, quali ad esempio, Passaggio a Piacenza (Scritture) e Al cinema con Cat 1 e 2 (Berti). Stavolta Pareti ha intervistato tutti i protagonisti di un giornalismo d'antan, lontano dagli occhi e lontano dal cuore, per ripercorrere le tappe di una stagione archiviata dalle nuove tecnologie e da nuove generazioni che hanno fatto di "Libertà" un giornale assai diverso rispetto a quello diretto da Ernesto Prati.
Nel libro, ci sono anche le testimonianze della pubblicistica che ha fatto da cornice al quotidiano di via Benedettine, da "Piacenza Oggi" a "Settegiorni", da "Cronache Padane" a "La settimana", a "Piacenza Sport". Insomma un viaggio nei giornali e nella storia di una città, per capire come eravamo. Non pare giusto dire che andava meglio quando si stava peggio. Certo è che il giornalismo, a qualsiasi livello e in ogni stagione, per sua natura è anche frutto di aneddoti e ricordi e il pregio di questo libro, sta proprio nel mettere insieme flash, appunti, impressioni, ma di qui a dire che la storia del giornalismo piacentino sia raccolta in questo volume ce ne passa. Diciamo, che in queste pagine s'incrociano in un puzzle di memorie, da un lato le testimonianze di alcuni giornalisti e dall'altro l'immagine di una città assai diversa da quella di oggi, coi suoi personaggi, i suoi itinerari e una specificità autentica, vera, che ci fa capire quanta acqua sotto i ponti sia passata.
Ci sono i ricordi di Schiavi ma anche quelli di Fiorani, la Piacenza di Fava con l'Austerity e il Carnevale sul Facsal, tanta gente persa e ritrovata, la provincia di Scognamiglio, fatta di vallate, citazioni storiche e antropologiche, alcune delle quali avventate, è vero, ma per questo non meno suggestive, così come la città vista da Vito Neri, Concarotti e Lalatta. Un libro che si legge allo stesso modo in cui si beve un frizzantino, molte storie e un'infinità di aneddoti.
Maurizio Sesenna leggerà alcuni brani e Adriano Vignola accompagnerà con la sua chitarra un pomeriggio color nostalgia.

Mauro Molinaroli

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