Domenica 26 Aprile 2009 - Libertà
Africa, nasce Amani Piacenza sull'impronta di padre "Kizito"
Debutto con una mostra di foto dei bimbi Nuba e un film sugli slum
L'africanità di Piacenza trova nuove conferme dopo la venuta del padre missionario Renato "Kizito" Sesana nella nostra città lo scorso dicembre, con i suoi piccoli acrobati kenioti, ex bimbi di strada che hanno regalato molte emozioni agli spettatori di Salone Scenografi.
E nasce oggi, a qualche mese di distanza, Amani Piacenza, un gruppo di volontari e di semplici simpatizzanti della Ong che dall'Italia - la sede centrale è a Milano - sostiene l'opera del comboniano. E' un modo per renderne indelebile il passaggio, ma con il desiderio di rafforzare alleanze fra le tante, preziose associazioni pro-Africa della nostra provincia.
Ecco le prime iniziative culturali messe in cantiere da Amani Piacenza, adatte ad un pubblico anche studentesco: una mostra di foto realizzate con macchine usa-e-getta dai bambini Nuba, popolazione del Sudan dalle origini antichissime sottoposta ad un silenzioso genocidio, insieme vengono proposte altre immagini, sempre sui Nuba, "firmate" da un nome della fotografia internazionale: David Steward-Smith.
La vernice della mostra si tiene giovedì 30 aprile dalle 18 al Museo di Storia Naturale di via Scalabrini 107 (l'iniziativa dura fino al 10 maggio). Ci sarà un aperitivo offerto al pubblico da Coop Nord Est, l'ingresso è libero.
Intervengono il presidente di Amani, Gian Marco Elia - tra i primi a portare aiuti a questa martoriata popolazione insieme a padre Kizito - e il fotografo piacentino Prospero Cravedi, veterano dell'Uganda e membro di Africa Mission.
Mercoledì 6 maggio sarà invece possibile assistere alla proiezione del filmato "Piccolo Fratello" girato da Fabio Ilacqua e Roberto Pelitti con testimonianze dei bambini di strada di Nairobi e del loro percorso verso la ricostruzione di un'identità e il recupero della propria dignità: l'appuntamento è all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (alle 21).
Tornando ad Amani - il termine in kiswahili vuol dire "pace" - si tratta di una onlus laica fondata tra gli altri dallo stesso Kizito. Amani Piacenza ha già debuttato, per così dire, in occasione dello spettacolo invernale e ora si presenta mantenendo le caratteristiche di un raggruppamento spontaneo, libero, eterogeneo e senza gerarchie ma con alcune paternità. Dopo aver trovato la sua prima origine negli interessi di un volontario, Gianluca Sebastiani, questo nucleo di amici è cresciuto grazie ai viaggi in Kenya del professor Alberto Gromi, il quale, da qualche anno, accompagna nelle case d'accoglienza e di formazione fondate da padre Kizito e gestite da Koinonia i suoi studenti dell'Università Cattolica. Del nucleo piacentino fanno parte, oltre ai già citati, la giornalista Patrizia Soffientini con le educatrici Daniela Pasquali e Paola Quartieri, insieme a Ezio Trasciatti, Mary Scagnelli (Centro Tandem), Daniela Tagliaferri, Elisabetta Medaglia, Maria Provasi, Monica Cavanna e, a titolo personale, gli assessori Giovanna Palladini, Paolo Dosi, Giovanni Castagnetti e Ferdinando Tribi.
Gli eventi messi in cantiere possono contare sul sostegno di Coop Nord Est, che, oltre al rinfresco al museo (curato da Enzo Papamarenghi e Bianca Sala), dà aiuto anche attraverso singoli soci come Anna Barbieri e Sergio Briganti, da citare il Centro Culturale Anziani del Quartiere 4 e Coop Eridana. Importante l'accoglienza della mostra da parte del Museo di Storia Naturale, nel quadro delle iniziative "Abitare il mondo", mentre la Fondazione ospita la proiezione del film.
A.Z.