Sabato 9 Maggio 2009 - Libertà
La Maserati romba al Politecnico
Parte la tre giorni di "Cultura e Motori" con la casa del Tridente e la Osca
La storia della Maserati comincia da Piacenza e dalla sua provincia, luoghi dove Rodolfo Maserati e Carolina Losi si sposarono per poi dare alla luce Carlo, Alfieri, Bindo, Ettore ed Ernesto. Nomi che equivalgono alla fondazione ed allo splendore della casa automobilistica del Tridente, la Maserati appunto. Modenese, per definizione. Piacentina, per sangue e dna. E ieri questo legame è stato ribadito una volta di più dal Cpae e dalla sede piacentina del Politecnico di Milano. L'occasione è stata la prima delle tre giornate di "Cultura e Motori", appuntamento lungo un intero fine settimana, partito ieri dalla sede dell'ateneo cittadino di via Scalabrini. Se dalla mattina - cosa valida anche per oggi - è stato possibile ammirare alcune rare perle Maserati ed Osca (fondata nel'47 sempre dai fratelli) esposte nel chiostro del Politecnico, contornate da motori 8 cilindri costruiti negli anni '26-28 e dai disegni dei ragazzi del Cassinari incentrati sul marchio, il pomeriggio ha visto intervenire nomi eccellenti delle quattro ruote mondiali. A cominciare da Alfieri Maserati, figlio dell'Ernesto fondatore e progettista, che ha illustrato le «eccellenze tecniche dei fratelli Maserati». «Il primo motore Maserati nasce nel 1924 - spiega il direttore della commissione tecnica Asi -. Da qui, ripercorriamo la storia tecnica, fermandoci al 1963, anno in cui la Osca (Officine specializzate costruzione automobili) venne venduta alla Mv Augusta. Tra le due innovazione apportate da ricordare, una è senz'altro quella dei freni idraulici su auto da corsa in Europa. E poi, passiamo al 1955, è da citare il motore a valvole desmodromico, in cui le valvole sono guidata meccanicamente». Al fianco di Alfieri Maserati2, spiccava Alan Put, storico d'auto di fama internazionale e membro Fia. Il perché l'inglese sia intervenuto, bisogna ricercarlo nella tradizione britannica nella costruzione di auto da corsa. La relazione di Put, realizzata in lingua madre e tradotta simultaneamente, voleva confrontare le tecniche dei costruttori italiani con quelle messe in atto dagli inglesi.Oggi, alle 10 e 30, sempre nella sede del politecnico, il secondo incontro incentrato sulle vittorie della Maserati nelle corse. Ma il clou è domani, domenica: dalle 8,30, in piazza Cavalli. Alle 10 e 30, nell'auditorium Sant'Ilario, nuova relazione sul marchio. Verso le 11 e 30, rotta delle auto verso San Nicolò, dove verrà intitolata una piazza ai Maserati.
Riccardo Delfanti