Sabato 18 Aprile 2009 - Libertà
Verso il museo della diocesi
settimana della cultura Martedì un convegno sulle "frontiere della catalogazione"
Prosegue il censimento dei beni ecclesiastici avviato 15 anni fa
piacenza - Con 47.700 schede compilate, che rappresentano circa il 70% del totale, a copertura del 60% delle parrocchie della diocesi, prosegue il censimento dei beni ecclesiastici avviato dalla curia quindici anni fa e la cui fine è prevista entro il 2010.
«Dovremmo arrivare ad avere tra le 60mila e le 70mila schede», ha spiegato il responsabile dell'Ufficio beni culturali, don Giuseppe Lusignani, ribadendo per altro l'impegno della diocesi anche per il costituendo museo. «Stiamo lavorando per reperire i fondi necessari ad allestire un museo capace di esprimere l'identità della diocesi di Piacenza - Bobbio che, per esempio, fino ai secoli XVI-XVII aveva un proprio rito, ricostruibile attraverso i libri liturgici». Un museo che non dovrà avere finalità unicamente culturali, ma anche pastorali.
Intanto si cerca di capire la consistenza effettiva di un patrimonio sparso nel territorio e i cui risultati parziali verranno esposti nel convegno "Le frontiere della catalogazione", organizzato martedì 21 aprile alle 17 nella Sala degli affreschi del Palazzo Vescovile, in piazza Duomo, 33, nell'ambito della Settimana della cultura. Parteciperanno: il vescovo monsignor Gianni Ambrosio, la soprintendente ai beni storico-artistici di Parma e Piacenza, Lucia Fornari Schianchi, il presidente della Fondazione di Piacenza, Giacomo Marazzi, che ha contribuito a finanziare questo censimento (sostenuto per le province di Parma e Piacenza anche dalla Cei, dal ministero per i beni culturali e dalla Fondazione Cariparma), e lo stesso don Lusignani, che ieri in Vescovado ha presentato l'iniziativa, la cui organizzazione è stata curata dall'associazione Amici beni culturali di Piacenza e da Sl Soluzioni.
Lusignani ha sottolineato la proficua collaborazione instauratasi con la Soprintendenza per i beni storici-artistici, per la quale interverranno al convegno anche Davide Gasparotto, che aggiornerà sul regesto delle opere attribuite ai grandi scultori lombardi della famiglia Del Maino, e Angelo Loda, sulle tecniche diagnostiche utilizzate nel restauro in corso su un antico Cristo ligneo della parrocchia di Zena, dalle vicende particolarmente tormentate. L'argomento centrale sarà proprio la scultura in legno: «A due terzi della catalogazione - ha sottolineato la storica dell'arte Susanna Pighi - abbiamo censito un migliaio di esemplari». Statue, arredi e suppellettili che stanno consentendo di aggiornare gli studi in questo ambito anche nel Piacentino, come già avvenuto in altre aree italiane. Pighi al convegno si soffermerà sui lavori più celebri e meno noti di Giovanni Sceti e Jan Geernaert. Marco Elefanti tratterà invece dei beni culturali in rapporto alla valorizzazione del territorio. Per la catalogazione è in campo un gruppo di quindici persone, coordinate da Franco Rovelli, mentre dell'inventario si sta occupando Daniela Costa.
Anna Anselmi