Venerdì 12 Novembre 2004 - Libertà
Wayne Shorter e la sua band: soffi di sax, respiri di vita
Municipale - Stasera grande evento per l'inaugurazione del Jazz Fest 2005
Il mito del jazz Wayne Shorter darà il via, questa sera alle 21.15 al Teatro Municipale, al Jazz Fest 2005: un evento straordinario per la città e per il suo teatro, per il quale si registra già il tutto esaurito. Non ci sono infatti più biglietti disponibili. Wayne Shorter nasce a Newark, nel New Jersey, nel 1933 e scopre il jazz ascoltandolo alla radio. Studia musica per quattro anni alla New York University. Seguendo le orme di John Coltrane, suona il sax tenore con i mitici Jazz Messengers di Art Blackey fino al 1964 contribuendo, come farà sempre nei suoi gruppi futuri, anche con originali ed intense composizioni. In quegli anni registra a suo nome diversi bellissimi dischi per la Blue Note, tra cui spicca Speak No Evil, con Hubbard e Hancock. Le composizioni di Shorter sono particolarissime. Molte di queste (tra cui Footprints) sono diventati dei veri standard (gli evergreen del jazz); sono composizioni dalle linee melodiche semplici e costruite su poche note, ma di una bellezza commovente e appoggiate su un substrato armonico complesso e sempre all'avanguardia, che ne valorizza il peso emotivo. La ricerca sonora di Shorter, nei sovracuti, lasciava presagire, già dagli anni ‘60, quello che poi diventerà il suo vero strumento: il sax soprano (vinse per 15 anni il referendum Dowbeat). Nel ‘64 e fino al ‘70 la collaborazione con il quintetto di Miles, porterà alla pubblicazione di alcune tra le pietre miliari del jazz moderno: gli LP Miles Smiles, E. SP., Sorcerer, Nefertiti ed altri. Il saxofonista diventerà in quegli anni il compositore principale del quintetto, con brani come Iris, Orbits, Dolores, Limbo, Nefertiti e Pinocchio. Brani che ancora oggi tutti i musicisti di jazz suonano. Con il sax soprano Shorter sviluppa la sua vera, originale e imprevedibile personalità; con quella voce così particolare, struggente ed aggressiva allo stesso tempo, con quel suo modo di suonare un po' calante e così attaccato alle radici del Blues. Continua suonare con Davis nei dischi della cosiddetta "svolta elettrica" (In a silent way, Bitches brew). Nel ‘71 lascia Davis e fonda con Joe Zawinul e Miroslav Vitous i Weather Report, formazione "cult" del Jazz-Rock che rimarrà attiva fino al 1986. Anche in questo contesto Shorter dà il meglio di sé, componendo i brani più caratteristici del gruppo, anche se con il susseguirsi delle incisioni I suoi brani sono sempre meno, a testimonianza di un crescente dissapore con il tastierista Zawinul, che porterà Shorter ad abbandonare il progetto Weather Report per dirigere propri gruppi, orientati a una fusion molto eclettica. Il saxofonista molto influenzato dalla cultura brasiliana oltre che africana, incide anche con Milton Nascimento e con Joni Mitchell. L'ultimo suo gruppo, quello con cui si presenterà questa sera al "Municipale", è con Danilo Perez al pianoforte, John Patitucci al contrabbasso e Brian Blade alla batteria. Ricordiamo che il concerto del jazzista americano è organizzato dall'associazione Piacenza Jazz Club, in collaborazione con l'Assessorato comunale alla promozione e allo sviluppo della cultura, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Fondazione Libertà e sponsorizzato dalla Dei - New Electric.
r. s.