Sabato 7 Marzo 2009 - Libertà
Crisi, obiettivo 300mila euro
diocesi Primo incontro del comitato che dovrà gestire il fondo straordinario di solidarietà
Il 22 marzo promossa dal vescovo una colletta in tutte le parrocchie
Un fondo straordinario di solidarietà da almeno 300mila euro con prestiti individuali fino a un massimo di 3mila euro. È uno degli obiettivi più ambiziosi del comitato di saggi messo a punto dalla diocesi per gestire gli interventi legati alle conseguenze della crisi economica. È stato ufficializzato ieri pomeriggio nel corso del primo incontro del comitato nella nuova sede Caritas di via Giordani.
Presenti, oltre al direttore Caritas, Giuseppe Chiodaroli, il vicario generale monsignor Lino Ferrari, l'economo diocesano don Giorgio Bosini, l'ex comandante della polizia municipale Carlo Sartori, l'ex segretario della Cisl Sandro Busca, Massimo Magnaschi della Caritas, Enrico Corti, responsabile ufficio pastorale sociale e del lavoro, Elena Camminati (Azione Cattolica), Elena Zuffada, docente alla Cattolica, Pierpaolo Cagnani, presidente Ucid. La Fondazione di Piacenza e Vigevano ha fatto sapere di essere pronta ad entrare nel comitato di saggi con un suo rappresentante.
Il fondo diocesano di solidarietà, com'è noto, è stato aperto dal vescovo Gianni Ambrosio che vi ha dirottato 50mila euro provenienti dall'8 per mille. È un fondo che non sarà per sempre ma avrà un limite temporale: il 2011. I trecentomila euro prefissati si contano di raggiungere attraverso donazioni e contributi pubblici e privati.
A questo proposito è stato deciso di aprire tre conti corrente, a costo zero, alla Banca di Piacenza, alla Cariparma e alle Poste. Per cominciare, il vescovo Ambrosio ha proposto che la quarta domenica di Quaresima (il prossimo 22 marzo) sia destinata a una colletta in tutte le parrocchie. Altro aspetto del fondo di solidarietà è la raccolta di denaro che verrà destinato alla fetta più povera della popolazione, alle famiglie senza reddito che saranno aiutate con la donazione di generi alimentari e altre necessità concrete.
In parallelo alla raccolta fondi il comitato diocesano si deve occupare dell'erogazione degli aiuti. A questo proposito sarà utile favorire la nascita i gruppi di volontari per l'accompagnamento sui temi del lavoro, della casa, della gestione del denaro e degli stili di consumo. Infine i componenti del comitato diocesano dovranno rapportarsi con le forze istituzionali e politiche locali. La carne al fuoco è tanta ma il tempo poco. Si tireranno le prime somme al prossimo incontro, fissato per mercoledì 18 marzo (il giorno prima dell'inaugurazione della nuova sede Caritas) alle ore 17 sempre nella sala riunioni di via Giordani.
Federico Frighi
federico.frighi@liberta.it