Domenica 8 Marzo 2009 - Libertà
Credito, energia e formazione nell'agenda dei saggi
sviluppo di piacenza Alla Fondazione nuovo incontro della squadra di esperti chiamati dal Comune. In giugno la prossima riunione "plenaria"
Creati tre sottogruppi di lavoro: quello sulle banche sarà il primo a produrre risultati in chiave anti-crisi
Tre sottogruppi, forse quattro, per imprimere un giro di concretezza al lavoro in agenda. E arrivare a giugno, quando è in calendario la prossima riunione "plenaria", già con le prime proposte operative da mettere in campo.
L'advisory board voluto dal Comune per esplorare strade di rilancio e sviluppo della città si è dato delle modalità di metodo di lavoro ritenute le più funzionali al risultato atteso. Lo ha fatto ieri, a un mese e mezzo dalla prima riunione (l'esordio ufficiale, perché in realtà i contatti preliminari risalgono alla primavera scorsa). Nel salone della Fondazione di Piacenza e Vigevano - anche stavolta sede dell'incontro - c'erano molti dei tredici componenti del "dream team", la squadra dei sogni come è stata ribattezzata, fatta di piacentini che giocano fuori città i loro talenti professionali, banchieri, dirigenti, manager dalla brillante carriera chiamati dall'assessorato allo Sviluppo economico guidato da Anna Maria Fellegara a dare una consulenza (gratuita) sul futuro del territorio.
Bocche cucite al termine dell'incontro, si preferisce rimanere il più possibile coperti in questa fase, rinviando le comunicazioni ufficiali a quando matureranno i tempi degli annunci. «Molto costruttiva e concreta», si è limitato a definire la riunione l'amministratore delegato di Interbanca, Paolo Braghieri, lasciando via Sant'Eufemia. Idem la Fellegara e il sindaco Reggi che pure ha partecipato all'incontro.
La decisione di dare vita ai sottogruppi è stata comunque presa, si è saputo. Non sono ancora stati del tutto messi a fuoco. L'idea di massima è di crearne tre, concentrando dunque il lavoro su altrettante aree tematiche giudicate strategiche. Uno si occuperà di credito e banche e a coordinarne l'attività potrebbe essere Braghieri o qualcun altro degli esperti provenienti dal settore. È da questo sottogruppo che si attendono i primi risultati concreti. Una scelta dettata dall'impetuoso e rovinoso incalzare della crisi economica che vede il mondo bancario tra i principali chiamati in causa: c'è da trovare il modo di allentare la stretta creditizia, di aiutare aziende in sofferenza, di evitare che importanti innovazioni di prodotto e di processo produttivo restino al palo mancando del necessario respiro finanziario.
Orizzonte temporale più largo invece per gli altri due costituendi sottogruppi: uno sull'energia, che a capo avrebbe il presidente del consiglio di sorveglianza di a2a, Renzo Capra, l'altro sulla formazione e il capitale umano e a coordinarlo penserebbe Franco Anelli, prorettore dell'università Cattolica dove è docente di istituzioni di diritto privato.
Ma anche settori come la meccanica o tematiche quali il marketing territoriale e la promozione turistica potrebbero trovare spazio nell'agenda dell'advisory board, a dimostrazione che il numero e il contorno dei sottogruppi vanno ancora precisati. Uno scambio di e-mail nella prossima settimana servirà per definire i dettagli, dopodiché gli staff tematici inizieranno a lavorare autonomamente e fra tre mesi, nella riunione di giugno, si raccoglieranno i primi frutti.
Da quanto si è appreso, è la formazione a essere considerata il vero terreno di sfida di questi anni, tenuto conto che le aziende stanno cambiando i loro piani di investimento in modo strutturale e che per la riuscita dell'operazione occorrono profili professionali all'altezza. È, questo, un piano di ragionamento che supera le contingenze della crisi, porta lo sguardo su orizzonti di medio termine, sulla dimensione strutturale del nostro sistema industriale, su scenari di internazionalizzazione. Che è poi il respiro di fondo che aveva ispirato l'idea del "dream team".
Gustavo Roccella
gustavo.roccella@liberta.it