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Venerdì 27 Febbraio 2009 - Libertà

Palestra, calcio e nuoto sono gli sport preferiti

Teragni: «I nostri bimbi però non corrono»

Ipiacentini sono soddisfatti del loro stile di vita. Trascorrono il loro tempo libero in modo appagante: spendono manciate di euro al cinema e a teatro, magari dopo un pomeriggio di shopping. Poche mostre (o meglio poche mostre viste in città, dove non ci sono, ma molte viste fuori provincia) e tanta palestra (addirittura più del calcio) e c'è tempo anche per fare volontariato, molto più che in altre zone d'Italia.
I numeri dicono che Piacenza è al 13° posto in Italia per il grado soddisfazione rispetto all'offerta culturale. Si sta parlando dei dati dedotti da 784 questionari che hanno scandagliato le opinioni di altrettante persone dell'età media di 35 anni (il 37% aveva meno di 25 anni) e con almeno un diploma superiore in tasca (il 46%, il 21% anche una laurea). Di questi il 33% si dice molto soddisfatto della sua vita privata (relazioni familiari e sociali, tempo libero e salute), più del dato medio nazionale pari al 22%.
Più scarsa è la soddisfazione professionale (soprattutto le donne): solo il 19% ne è molto appagato, ma d'altronde anche nel resto d'Italia la percentuale non cambia. Tutti questi dati rientrano nel Rapporto 2008 realizzato dall'Osservatorio Socio Economico Provinciale (a cura del Laboratorio Economia Locale dell'Università Cattolica di Piacenza) illustrato ieri dai ricercatori Paola Graziano, Ireno Dilo ed Andrea Re alla Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Ma si è parlato anche di grandi temi collettivi e sorprende scoprire che i giovani snobbano pace e ambiente (nei primi posti dei valori di riferimento più anziani) a favore del progresso e dell'innovazione. Poca sensibilità ambientale ma lo stesso non lo si può dire per il sociale: il 18% dei piacentini (soprattutto donne) presta attività gratuita in associazioni di volontariato (in Italia solo l'8% per lo fa). E si versano anche soldi per le buone cause: almeno il 25% ha fatto un'offerta consistente ad una realtà associativa.
Dal punto di vista della multimedialità siamo messi bene: il computer lo usa ogni giorno il 51% della popolazione e piacciono anche le immagini in digitale su grande schermo, visto che il 29% dei piacentini è andato al cinema più di cinque volte nell'ultimo anno. A teatro ci sono andati altrettante volte solo il 5%, ma la percentuale sale a 32% (ma hanno soprattutto più di 50 anni) se il range diminuisce da 1 a 5. E poi la sorpresa: il 41% dei piacentini nell'ultimo anno sono andati almeno una volta a visitare un museo o una galleria d'arte. Probabilmente non in città.
Veniamo allo sport: lo praticano continuativamente il 44% di quelli con meno di 25 anni, e il 28% di chi è tra i 25 e i 50. Gli sportivi sono soprattutto dirigenti, lavoratori autonomi, studenti, pensionati, e fanno palestra (23%) calcio (20%), nuoto (15%), sci, ciclismo e tennis. E poi la spesa: le donne dedicano circa 170 euro al mese per lo shopping e gli uomini anche 90 euro per buon cibo e ottimo vino, prodotti enogastronomici insomma.
«Il campione enfatizza i giovani e quelli più istruiti, ma nonostante quello che si dice il grado di soddisfazione per l'offerta di attività culturali e di tempo libero è buono», sintetizza Paolo Rizzi, docente della Cattolica e referente del Laboratorio di Economia.

I. Mol.

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