Mercoledì 25 Febbraio 2009 - Libertà
Sui banchi per imparare il dialetto
Anelli (Famiglia Piasinteina): difendere e diffondere la piacentinità
"Al Piasintein pri Piasintein". Questo il titolo e il proposito del corso di dialetto piacentino partito lunedì sera nella sede che per antonomasia è depositaria della sintassi dialettale: la Famiglia Piasinteina. Dieci lezioni, promosse in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano e la scuola Dante-Carducci, per indagare i segreti di un tratto «che delinea le nostre origini culturali, per difendere e diffondere la nostra piacentinità» assicura il presidente della Famiglia, Danilo Anelli. Lezioni nelle quali approfondire sia l'aspetto fonetico, morfologico, sintattico, sia la capacità di interpretazione, di lettura e dell'uso della voce. Due quindi le parti che compongono ogni lezione. Luigi Paraboschi, dirigente scolastico, approfondirà l'ambito grammaticale, Mario Peretti invece, condurrà gli studenti in un percorso di conoscenza di quelle sfumature che da sempre accompagnano il dialetto piacentino. Una lingua che nel corso degli anni non ha perso il suo fascino, né tanto meno la capacità di interpretare, con una sola parola, l'essenza della piacentinità, confermandosi viva e vivace in tutto il territorio. Parole che colorano la realtà, accenti che si riverberano nei legami sociali, modi di dire che stigmatizzano discorsi, tutto questo è il dialetto, che inaspettatamente, richiama anche tanti giovani. Una presenza la loro, visibile tra gli studenti del corso, che dimostra la freschezza del dialetto, e la voglia di dare un seguito alla cultura piacentina.
C.Cec.